Al nido con la Regione: contributi per l’abbattimento delle rette di frequenza ai servizi educativi per la prima infanzia

Ridotte o azzerate le rette per i nidi e contributi per l’affitto: abbattimento o azzeramento delle rette di iscrizione ai nidi (compresi micronidi e sezioni primavera per bambini dai 24 a 36 mesi di età) e a tutti i servizi integrativi per la prima infanzia, pubblici e privati convenzionati con i Comuni, per i bimbi da 0 a 3 anni.

È il nuovo welfare targato Emilia-Romagna per poter garantire i contributi già da settembre, con l’avvio dell’anno educativo. La riduzione delle rette dei nidi, rivolta a nuclei familiari con un Isee massimo di 26 mila euro, comporterà un risparmio medio di circa 1.000 euro l’anno per ogni bambino iscritto.

18 milioni ai Comuni per abbattere o azzerare le rette dei nidi

Le risorse per i nidi vengono assegnate a tutti i 220 Comuni dell’Emilia-Romagna sede di servizi educativi per la prima infanzia, che avranno il vincolo di utilizzarle esclusivamente per l’obiettivo individuato, quindi per abbattere o azzerare le rette di frequenza al nido e ai servizi integrativi, sia pubblici che privati convenzionati. Si tratta di una realtà che in Emilia-Romagna interessa una platea di oltre 28.400 bambini (0-3 anni), quelli appunto iscritti sull’intero territorio regionale ai nidi e ai servizi integrativi per la prima infanzia. A questo obiettivo sono destinati, per l’anno scolastico 2019-2020 18,25 milioni, posta che sarà poi ripetuta anche per i due anni scolastici successivi 2020-2021 e 2021-2022 in sede di predisposizione del prossimo bilancio pluriennale.

La riduzione delle rette interesserà i nuclei familiari con un Isee massimo di 26 mila euro.

Visita il sito della Regione Emilia-Romagna per maggiori info (Clicca Qui)

Testo delibera – Al nido con la Regione