Per soggiorni di durata inferiore ai tre mesi i cittadini comunitari possono soggiornare su territorio nazionale senza alcun obbligo o formalità, tranne essere in possesso di un documento di identità rilasciato dallo Stato di appartenenza (Carta d’Identità o Passaporto).
Per soggiorni superiori a tre mesi gli stessi sono obbligati a chiedere l’iscrizione anagrafica presso il Comune di Residenza.
Nel caso il cittadino comunitario eserciti un’attività di lavoro dipendente, egli dovrà presentare, all’atto della richiesta di iscrizione anagrafica copia del contratto di lavoro ed eventuale ultima busta paga.
Nel caso di lavoratore autonomo sarà sufficiente il certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, ovvero l’attestazione di attribuzione di partita I.V.A..
Nel caso di richiesta di iscrizione anagrafica per altri motivi: studio, ricongiungimento familiare, ecc. il cittadino dovrà dimostrare, anche attraverso dichiarazione sostitutiva di atto notorio:
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di avere disponibilità economiche sufficienti al soggiorno per sè e/o familiari.
Parametri di riferimento: importo dell’assegno sociale in vigore alla data di richiesta di iscrizione anagrafica. -
Di essere titolare di una polizza assicurativa che copre le spese sanitarie.
L’Ufficio Anagrafe, all’avvenuta iscrizione anagrafica, rilascerà attestazione relativa alla regolarità del soggiorno. Se la regolarità del soggiorno in Italia è superiore ad un periodo di 5 anni è possibile richiedere e ottenere “attestazione permanente di regolarità del soggiorno”.