Posta all’estremità orientale è di fattura seicentesca, ma di origini precedenti.
Amministratore della chiesa di San Giovanni riportato dalle più antiche fonti è Ugo da Borzano (1256); per i secoli successivi sono noti tutti i vari rettori.
L’edificio presenta facciata a capanna e l’ultimo intervento di ristrutturazione risale agli anni ’80 del secolo scorso, quando versava in condizioni di totale abbandono.
Di tipologia molto semplice, all’interno presenta un’unica navata con cappella laterale, limitrofa alla piccola torre campanaria.
L’originario altare barocco, danneggiato, è stato sostituito ex novo impiegando come mensa un monolito di arenaria di cm. 160x80x20 rinvenuto negli scavi eseguiti sotto l’altare, dove ricopriva una tomba alto medievale di tipo antropomorfo. Caratterizza la pietra un solco perimetrale terminante in una coppella, in parte danneggiata.
E’ lecito pensare che la lastra sia stata utilizzata solo in un secondo momento come elemento di copertura tombale, ma originariamente, date le sue particolarità, avesse una funzione diversa.