La notte del 26 agosto 1944 furono scoperti in 5 dai loro commilitoni. Si erano messi in contatto con i partigiani e avevano tentato di passare loro informazioni riservate. Per questo motivo due di loro furono uccisi quella notte stessa. Altri tre furono fucilati il giorno seguente. Ogni anno l’amministrazione di Albinea li ricorda e, insieme ad Anpi, porta loro due mazzi di rose adagiate al monumento che sorge in piazza a Botteghe. I 5 erano comandati dal maresciallo Hans Schmidt, originario del distretto berlinese di Treptow-Kopenick e di idee socialiste, attraverso il quale Albinea ha stretto un gemellaggio con Berlino che dura da oltre 28 anni. Gli altri quattro militari della Wermacht erano Erwin Bucher, Karl Heinz Schreyer, Martin Koch ed Erwin Schlünder.
Il 26 agosto scorso è stato ospite ad Albinea Bernd Schlünder, il nipote del soldato Erwin, che ha scritto ha scritto un libro in memoria dello zio ucciso. A stretto giro il sindaco di Iserlohn (città natale di Erwin) Michael Joithe, ha invitato la prima cittadina di Albinea Roberta Ibattici nel comune della Renania Settentrionale-Vestafalia per una due giorni celebrativa. Invito che Ibattici ha accettato.
E così il 3 e il 4 aprile la sindaca, in compagnia del presidente di Anpi Albinea Giacomo Mazzali, sarà in Germania per partecipare a un evento serale e, il 4 aprile, alla posa di una pietra d’inciampo in via Bondstedtstrasse 12, dove abitava Erwin.
CHI ERA ERWIN SCHLÜNDER
Erwin Schlünder nacque a Iserlohn. Era il più giovane dei tre figli della famiglia. I suoi genitori erano cattolici praticanti. Fino al settembre 1940 lavorò nell’ufficio di una fabbrica di ferramenta. Nell’ottobre del 1940 si unì al Reichsarbeitsdienst, il servizio di lavoro obbligatorio, e fu trasferito nell’esercito poco dopo.
Schlünder conosceva Hans Schmidt da quando erano stati di stanza insieme in Italia. Nel gennaio del 1944, Schlünder prestò servizio a Pieve a Nievole; dopodiché fu trasferito ad Albinea, dove anche Schmidt era stato assegnato come operatore radio nel centro comunicazioni.

Una volta a Botteghe Schmidt stabilì un contatto con i partigiani e Schlünder si unì al gruppo. Insieme ad altri tre compagni, mantennero i contatti con i partigiani italiani per diversi mesi. Avevano intenzione di consegnare pacificamente l’attrezzatura radio e anche l’intera unità ai partigiani. Il loro piano fu scoperto. Durante il successivo interrogatorio del 26 agosto 1944, Schmidt tentò di accendere una granata a mano e fu immediatamente fucilato. Erwin fu giustiziato il giorno dopo. Due ore prima della sua esecuzione, Schlünder scrisse alcune ultime righe ai suoi genitori: “7 agosto 1944: Miei cari, la vita è dura e sono andato a rotoli. Vado incontro alla mia morte credendo in Dio. Dio voglia che ci rivedremo in cielo. Addio. Il vostro Erwin”.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel 1946, il padre di Erwin presentò una petizione affinché il figlio fosse riconosciuto come vittima di persecuzione politica. Il caso non fu deciso per diversi anni. Nel 1958 le autorità tedesche respinsero la sua richiesta. Ritennero che non fosse chiaro se Erwin avesse agito per convinzione politica o per motivi personali.
Il 26 marzo 1995, il comune di Albinea nominò Schmidt e Schlünder cittadini onorari.
Don Ugoletti, parroco di Albinea, fece in modo che le tombe di Hans Schmidt ed Erwin Schlünder e degli altri soldati assassinati fossero contrassegnate e mantenute. In riconoscimento della sua dedizione, nel 2008 è stata intitolata a lui una piazza nel distretto berlinese di Treptow.