Albinea non ha dimenticato e non dimentica i cinque soldati dell’esercito tedesco di stanza a Villa Rossi e Villa Calvi che passarono informazioni ai partigiani e per questo motivo furono giustiziati. Sono passati 74 anni da quella notte del 26 agosto 1944, quando le truppe di stanza a Botteghe li scoprirono. Il loro gesto di ribellione al sanguinario regime nazista e di amore per la libertà è stato ricordato questa mattina con una breve e significativa cerimonia in piazza Caduti Alleati di Villa Rossi.
Erano presenti il sindaco di Albinea Nico Giberti, gli assessori Mirella Rossi e Mauro Nasi, alcuni consiglieri comunali, il presidente di Anpi Albinea Simone Varini, Mathias Durchfeld di Istoreco, i rappresentanti dell’Anpi provinciale e del Comitato Gemellaggio. Gradita ospite è stata la staffetta partigiana Giovanna Quadreri, cittadina onoraria di Albinea e tra i protagonisti dell’operazione Tombola con la quale, a distanza di 7 mesi dall’esecuzione dei militari tedeschi, partigiani italiani e russi, insieme ai soldati inglesi, liberarono Botteghe dalla presenza del quartier generale Nazista.
Di fronte al monumento che ricorda il fatto d’Armi di Villa Rossi e Villa Calvi è stato deposto un mazzo composto da cinque rose rosse. Sul nastro che avvolgerà i fiori saranno scritti i nomi dei soldati uccisi: Hans Schmidt, maresciallo tedesco del Quinto Corpo d’Armata, Erwin Bucher, anch’egli maresciallo, Erwin Schlunder, Karl Heinz Schreyer e Martin Koch.
Schmidt, originario del distretto berlinese di Treptow-Kopenick con cui Albinea ha stretto un gemellaggio che ha compiuto 21 anni nel 2018, era al comando della pattuglia di disertori. Telegrafista esperto e affascinato dalle idee socialiste, l’ufficiale decise, insieme ai sui giovani compagni, di collaborare con i partigiani per dar vita a una compagnia mista e lottare insieme. Questi accordi però furono scoperti proprio la notte del 26 agosto di 73 anni fa e Smidt fu ucciso. Poche ore dopo furono passati per le armi anche gli altri quattro soldati.