Prima la deposizione dei fiori e delle corone ai monumenti di Borzano, Botteghe e Albinea che ricordano i caduti. Poi il corteo preceduto dalla banda in piazza Cavicchioni. Là, ad attenderlo, tante famiglie e cittadini che hanno scelto di festeggiare la Liberazione dal Nazifascismo nel cuore del comune. Sul palco, allestito di fronte al municipio, hanno preso la parola don Luigi Lodesani, il presidente della sezione albinetana di Anpi Simone Varini e il sindaco Nico Giberti.
Il primo cittadino ha evidenziato l’importanza di celebrare il 72° anniversario della festa e ha sottolineato il suo sempre attuale insegnamento, ricordando i partigiani caduti e quelli ancora in vita, due dei quali Livio Piccinini “Delinger” e Giovanna Quadreri “Liberta”, hanno ricevuto il mese scorso la cittadinanza albinetana.
Assente, per motivi di salute, il sindaco di Montegallo (AP) Sergio Fabiani. Presente invece in piazza lo stand della pro loco che nel pomeriggio ha venduto gnocco fritto e ha devoluto il ricavato proprio alla ricostruzione del comune terremotato.
“Celebrando il 25 Aprile non dobbiamo dimenticare i tenti insegnamenti che ci hanno lasciato coloro che sono morti per donarci la libertà. – ha detto Giberti dal palco – Uno di questi è che essere uniti ci permette di ottenere risultati impensabili. Ecco perché la nostra festa è declinata alla solidarietà verso una comunità che, a causa del sisma, ha perduto tutto in un momento. Oggi vogliamo ribadire che saremo loro sempre vicini e li aiuteremo a risollevarsi. Nel rispetto dei valori che ci sono stati tramandati, la nostra mano sarà sempre tesa. Qui ad Albinea troveranno quello spirito di unità che ci ha permesso di riconquistare la libertà e che li aiuterà a ritrovare ciò che non hanno più”.
Particolarmente apprezzato dai cittadini l’accampamento militare allestito dalla “Brigata Ribelli”: in mostra foto della Resistenza e armi usate durante la guerra imbracciate da figuranti vestiti con le divise dei partigiani e dei soldati dell’esercito alleato.