Si è spento Franco Razzoli, storico preside di Albinea

Lutto nel mondo della scuola reggiana. Si è spento all’età di 75 anni, Franco Razzoli, storico preside di Albinea e professore di matematica in molte scuole medie reggiane.

Razzoli era nato il 2 dicembre del 1945 a Vezzano sul Crostolo. La sua famiglia, originaria della frazione di Razzolo, nel comune di Villa Minozzo, si trasferì a Pecorile. Qui Franco visse con i genitori.

Si diplomò all’ITI di Reggio con il massimo dei voti. Grazie a questo vinse una borsa di studio che gli permise di iscriversi alla facoltà di Matematica dell’Università di Parma. Durante gli studi accademici si dedicò a gestire il magazzino di legname lasciatogli dal padre e svolse il servizio militare. Si laureò nel 1974, anno in cui si sposò con Maria Teresa Melli e con lei si traferì a vivere a Canali.

Iniziò la sua carriera da insegnante come supplente di matematica alla scuola media Fontanesi di Reggio. Insegnò anche a Rubiera, in diverse scuole della Bassa e a Quattro Castella. Era molto amato e rispettato dai suoi studenti, sia per la bravura con cui trasmetteva le sue conoscenze, che per la simpatia e la comprensione con la quale si rapportava a loro.

Il suo sogno era diventare preside e presto lo realizzò. Per 5 anni svolse l’incarico a Correggio, poi a Castelnovo Monti e Vetto, a Poviglio e, dal 2001 al 2012 ad Albinea. Razzoli seguiva le scuole medie del paese e quelle di Quattro Castella e Vezzano. In seguito alla riorganizzazione della struttura educativa il suo ruolo cambiò e fu così che si trovò a guidare l’Istituto comprensivo albinetano che comprendeva, oltre alle medie, anche le elementari di Borzano e del capoluogo. Negli ultimi quattro anni di attività ebbe la responsabilità anche delle scuole di Rubiera. Nel 2012 andò in pensione lasciando un meraviglioso ricordo in tutti i luoghi dove ebbe responsabilità, sia come insegnate, che come preside. Ad Albina l’amministrazione lo ringraziò per l’eccellente lavoro svolto con una cerimonia pubblica che fu molto partecipata.

Fin da ragazzo Razzoli coltivò una grande passione per l’aeromodellismo e in generale per la lavorazione del legno. Durante il suo periodo di insegnamento a Quattro Castella, insieme all’insegnate di educazione tecnica, insegnò agli alunni a costruire modellini e, insieme a loro, li faceva volare nel cortile della scuola. Inoltre era riuscito a coinvolgere ragazzi e famiglie nella realizzazione di un grande presepe in legno, ricchissimo di particolari, che a Natale troneggiava nell’atrio dell’istituto.
Una volta in pensione, insieme alla moglie, svolse attività di volontariato alla casa di riposo Villa Ilva di Cavriago.

La moglie Maria Teresa, nel ricordarlo, utilizza le stesse parole del marito: “Vi lascio ciò che mi ha riempito la vita: l’amore per la famiglia, la passione per il lavoro, l’onestà, l’ironia e l’orgoglio. Fatene tesoro. Tutto questo era Franco”, spiega.

E’ commosso anche il ricordo del corpo docenti di Albinea: “Ci ha lasciati una persona speciale. La sua eredità di pensieri, azioni e parole resta attuale e ogni giorno ben definita, tra quanti lo hanno conosciuto. Una personalità che si è radicata nell’unicità degli incontri, delle relazioni tra docenti, famiglie, studenti e studentesse. Franco ha sempre saputo essere collega, superiore assertivo, amico ironico e affettuoso del cammino di vita. Con lui abbiamo condiviso l’ufficialità di collegi docenti e la cordialità di cene in compagnia – spiegano i docenti e continuano – In queste ore, siamo spaesati perché desidereremmo averlo accanto. Abbiamo pensato che raccontarlo forse ci poteva dare la possibilità di restituire alle giornate di primavera un valore di rinascita. Razzoli ci ha sempre spronati a progettare per le generazioni future, a credere nel nostro valore di educatori, di cittadini attenti, gentili, premurosi. Con un abbraccio ci riconduceva all’essenza dei percorsi, con uno scambio di parole, alla macchinetta del caffè, ci restituiva la straordinarietà di ogni giornata. Ci ha comunicato che vivere nella scuola significa capitalizzare sulla cultura e nel rispetto dei diversi talenti, gratificando e curiosando la diversità di ogni singolarità. Come abile direttore d’orchestra ha unito le melodie di tutti in un contributo suonato insieme, senza far mancare la certezza del saper credere in ciascuno. Ecco dunque che coralmente lo ringraziamo. Vorremmo lasciare alla memoria dei suoi insegnamenti la nostra consapevolezza di averlo accanto e la nostra voglia di continuare sulla sua via, ricca di attenzioni, affetti, intelligenza, cura reciproca”.

Il Consiglio comunale di Albinea, di lunedì 10 maggio, lo ha ricordato sia con un minuto di silenzio, che con due interventi.

“Razzoli era stimato e amato per la sua professionalità e per la sua umanità. – ha detto il sindaco Nico Giberti – Grazie a queste due qualità, il suo affetto nei confronti di questa comunità era ampiamente ricambiato”.

“Nell’Istituto Comprensivo di Albinea il professor Razzoli non è stato solo un dirigente, ma soprattutto una persona di grande spessore umano. – ha detto l’assessore alla Scuola Mirella Rossi – Noi Insegnanti e la comunità educante ci siamo trovati subito spaesati alla notizia della sua morte. A lui va il nostro “grazie” perché nei momenti formali e informali che abbiamo condiviso in tanti anni è sempre stato costruttore di percorsi di relazione, di civismo, di cura, di rispetto. Sapeva avere un sorriso ad ogni incontro e ha dato valore alla scuola, lasciando una traccia di sé ricca di speranza che oggi tutti possiamo raccogliere e custodire”.

Il funerale di Razzoli si svolgerà mercoledì, alle 10, nella chiesa accanto alle camere ardenti dell’ospedale Santa Maria Nuova. Al termine il corteo funebre raggiungerà il cimitero di Rivalta per la sepoltura.

Razzoli lascia la moglie, la figlia Miriana e il nipotino Tommaso.