Si è spento Adriano Corradini, una vita spesa per Albinea come storico presidente della Pro Loco, artista e uomo di cultura

Attivo organizzatore di eventi, eccellente ricercatore di storia locale, uomo di grande cultura, scrittore e artista. Tutto questo era Adriano Corradini, che si è spento ieri nella sua casa all’età di 83 anni.

La vita di Corradini è legata a doppio filo con quella del territorio in cui era nato e abitava. Prima come reggente, dal 1970 al 1972, e poi presidente per 50 anni dell’attivissima Pro Loco albinetana (una tra le più antiche d’Italia), non c’era cittadino che non lo conoscesse e che non lo vedesse in prima fila durante le iniziative organizzate dall’associazione. Per sua iniziativa nacque la Sagra del Lambrusco e fu portata avanti con grande successo la festa dei ciccioli Balsamici. Tra i tanti volti noti che riuscì a portare ad Albinea, ci furono una giovanissima Mina, che nel 1960 canto per una raccolta fondi in favore della Croce Rossa.

Non è semplice descrivere la poliedrica attività di quest’uomo, che spaziava dalla valorizzazione del territorio, al recupero della sua storia, alla passione per l’arte e la ricerca. Appassionato anche di storia locale ha pubblicato diversi libri editi dalla Proloco di Albinea di cui è stato appassionato presidente.

Con tenacia e studio lavorò per raccontare il notevole patrimonio architettonico e paesaggistico delle colline albinetane, senza dimenticare mai quello artistico presente nelle varie chiese del territorio. Era anche attivissimo socio del Lions Club di Albinea e, sin dagli inizi, della Società Reggiana di Archeologia e del Gruppo Archeologico Albinetano. Collaborava costantemente con la biblioteca Pablo Neruda, la cui sede è proprio accanto a quella della Pro Loco in via Morandi.

Il 27 maggio del 2018, in occasione dei suoi 80 anni, Corradini aveva presentato, in una sala civica gremita, il suo ultimo libro dal titolo “Una vita tra arte e storia”. Nel volume è contenuta la storia artistica e culturale della sua vita, che si intreccia con quella del Comune, in cui si ricorda, tra le altre cose, la creazione, nella sede del Cea di Borzano, di un allestimento didattico che raduna tutti i reperti romani rintracciati sul territorio e una serie di antiche ceramiche restaurate che sono state rinvenute nel castello di Borzano.

L’anno successivo, durante l’inaugurazione della Sagra del Lambrusco, Adriano aveva ricevuto dall’Unpli (Unione delle Pro Loco d’Italia), un riconoscimento speciale per gli 80 anni dell’associazione che dirigeva.

Appartenente a una delle più antiche famiglie albinetane, Corradini, nato il 4 gennaio del 1938, frequentò la scuola d’Arte Gaetano Chierici di Reggio e si è diplomò all’Istituto Adolfo Venturi di Modena nel 1958.  Dopo il servizio militare a Orvieto, per alcuni anni ha alternato la sua attività di grafico pubblicitario all’insegnamento del disegno nelle scuole medie di Reggio, Albinea e Borzano.

Nel 1968 la passione per la serigrafia lo portò ad avviare con l’amico di sempre, Caraffi Giancarlo, un’attività artigianale di stampa artistica che lo mise in contatto con maggiori maestri italiani: Sassu, Guttuso, Borra, Treccani, Tamburi, insieme a quasi tutti i più noti reggiani contemporanei, da Tamagnini a Incerti, Leonardi, Cavicchioni, per non parlare del coetaneo Nani Tedeschi, col quale strinse una stretta e amichevole collaborazione che in circa 20 anni lo portò a produrre in serigrafia un centinaio di opere. D’altra parte il Corradini era figlio d’arte. Il padre Ferruccio, pittore, discepolo di Ottorino Davoli, gli aveva trasmesso la passione per l’arte figurativa. Negli ultimi anni Adriano si era cimentato anche nella scultura. Suo è il busto dell’Ariosto a Canossa e il monumento di Botteghe di Albinea dedicato al fatto d’arme accaduto a Villa Rossi.

“Esprimo, a nome della comunità, dell’amministrazione e di tutti i gruppi consigliari, profondo cordoglio per una perdita che lascia Albinea priva di un testimone appassionato, competente e innamorato della storia del territorio. Ci mancheranno la sua intraprendenza, la sua capacità organizzativa e il suo spirito collaborativo. Ci stringiamo alla famiglia in questo momento di grande dolore”, ha detto il sindaco Nico Giberti.

“Ci vorrebbero pagine intere e uno spesso album fotografico per ricordare il contributo di Adriano nel tessere con passione la storia del nostro amato paese – ha scritto in un post su Facebook la parlamentare ed ex sindaco di albinea Antonella Incerti – Con pubblicazioni, iniziative, studi e con la sua costante presenza nei momenti più significativi come nello scorrere della vita quotidiana della comunità. E’ stato un vero testimone, attento e discreto nello stesso tempo, della nostra storia. Ci univa la volontà e la passione di rendere Albinea viva, accogliente, bella e la grande, reciproca stima. Grazie Adriano per tutto questo”.

Corradini lascia nel dolore la moglie Tina e il figlio Filippo.

Nel messaggio di cordoglio alla famiglia la sua Pro Loco ha scritto, a nome di tutti gli albinetani, “A lui, uomo d’esempio e orgoglio della nostra comunità, dedichiamo il nostro commosso pensiero con sincera gratitudine”.