Si intitola “T’è pròpria ’n’èsen! Gli animali della casa contadina” (CDL editore) il tomo 1 del 12° volume dell’enciclopedia dei proverbi reggiani corata da Giuliano Bagnoli.
L’iniziativa si svolgerà sabato 24 maggio, alle ore 16.30, nella sala civica di via Morandi 89.
Si tratta di un libro con le foto dello stesso Bagnoli e di Fausto Franzosi. Oltre all’autore parteciperanno i lettori ufficiali del Centro Studi sul Dialetto Reggiano Franco Ferrari e Monica Incerti Pregreffi.
Il primo volume è incentrato sugli animali più importanti della corte contadina, cioè vacche, buoi e tori; maiali, scrofe e verri; asini, somari e muli; cavalli. Nel secondo volume, che sarà pronto a Natale, saranno trattati tutti gli altri animali della corte contadina, quelli più piccoli e minuti, come galline, oche, anatre, tacchini, conigli e lepri, colombe e tortore.
Recependo una richiesta dell’editore Bagnoli ha raccolto i proverbi maggiormente diffusi relativi agli animali più vicini all’uomo, quegli animali che hanno interessato, contadini, pastori, allevatori, appassionati allevatori d’uccelli, comuni persone che hanno amato ed amano tutt’ora gli animali presenti nelle case, nelle aziende agricole, nei terreni prossimi alle abitazioni.
Per la raccolta dei proverbi l’autore si è servito dei numerosi vocabolari dialettali dei dialetti provinciali, ma soprattutto della ricerca orale compiuta negli anni direttamente ascoltando anziani contadini, resdôre e operai agricoli attivi nelle nostre campagne, sia nella pianura che del colle e della montagna.
Nessuno ha mai proposto, per il nostro dialetto, una raccolta paremiologica di questi proverbi, classificata e organizzata in maniera organica. Iniziando il lavoro di ricerca, autore ed editore si sono accorti che gli argomenti trattati, cioè i modi di dire, le espressioni, i proverbi dei singoli animali esaminati, erano inaspettatamente numerosi e anche eccezionalmente curiosi.
Ogni animale o gruppo di animali è preceduto da un capitoletto in cui sono spiegate le origini dei nomi degli animali, cioè l’etimologia, con riguardo a una semplicità di descrizione per permettere a tutti di leggere e comprendere. Ne escono curiosità e stranezze, spiegazioni incredibili a fronte di nomi comuni che mai avremmo creduto provenissero da quei luoghi culturali. Seguono poi i proverbi, le esclamazioni, i modi di dire, le parafrasi, le espressioni del linguaggio comune nelle quali è trattato l’animale o animali relativi al capitolo. Là dove necessario, è stato aggiunto anche un sottoparagrafo che comprende le voci tecniche relative allo stesso animale, voci del gergo dialettale riguardanti le caratteristiche tecniche dell’allevamento, di come vengono chiamate in dialetto certe caratteristiche anatomiche dell’animale.