Sabato 20 ottobre l’inaugurazione della mostra di Carmen Gentili

A breve tempo dalla sua scomparsa, l’esposizione “Anima della memoria” renderà omaggio all’artista Carmen Gentili (1940 – 2018).

La mostra, ideata dai figli dell’artista Francesca e Paolo Morandi, curata da Elisabetta Ruzzi con la collaborazione di Adriano Corradini, inaugurerà alle 16.30 di sabato 20 ottobre nella sala civica di via Morandi 9 ad Albinea.

L’esposizione gode del patrocinio del Comune di Albinea e sarà visitabile fino al 28 ottobre da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19,30; sabato e domenica dalle 10 alle 21.

L’artista

Nella terra che l’ha vista nascere e in cui si è formata, si ripercorrono le fasi di un’intensa produzione pittorica che va dalla fascinazione per la natura, il paesaggio, la figura umana, all’inesauribile passione per il colore puro.

Nata a Ca’ Bertacchi, tra le colline a sud di Reggio, Carmen manifesta una precoce attitudine alla manualità che la porta a indirizzare gli studi superiori prima al Liceo Artistico G. Chierici, poi all’A. Venturi di Modena, accanto a talentuosi studenti che saranno incisivi nella scena artistica locale; tra questi Adriano Corradini, Maria Zanetti, Mario Pini, Angela Bergomi, Romana Bagni. Prosegue la sua formazione all’Accademia di Belle Arti di Bologna e diventa docente di Discipline Artistiche a Lonato (Brescia), non lontano da Desenzano del Garda dove si trasferisce. Lasciato l’insegnamento per dedicarsi alla famiglia, non tradisce la sua inclinazione continuando a produrre assiduamente per il puro piacere personale. Le sue opere, donate con generosità a parenti e amici, ricevono menzioni e premi.

Questa mostra è nata dalla volontà dei figli di ricordare l’umbratile, ma vivo talento della madre.

L’esposizione sarà articolata in cinque sezioni

FORMAZIONE

Gli anni dell’Accademia vedono Carmen sperimentare molteplici tecniche artistiche: tra le altre, il disegno dal vero, il rilievo della statuaria classica, l’incisione e la modellazione plastica. In pittura, suoi riferimenti sono soprattutto Amedeo Modigliani, Giorgio Morandi, Edgar Degas, ai quali più volte s’ispira per comporre soggetti e nature morte.

FIGURE E RITRATTI

Allo studio anatomico sono dedicati molti dei dipinti accademici, che virano dal figurativo all’astratto. Tecnica privilegiata è la tempera, che le consente una resa luminosa e rapida, spesso anzi stesa a secco per assecondare l’urgenza della pennellata. Sua modella e musa è la sorella Franca, che ritrae in svariate pose, stili e inquadrature.

FIORI E ANIMALI

Il mondo naturale è da sempre affine alla sensibilità gentile di Carmen, che ama prodigarsi nella cura degli animali e del giardino di casa, a Desenzano del Garda come a Ca’ Bertacchi. Gli stessi animali e piante che ritornano poi nei suoi quadri, senza peraltro limitarne la versatile curiosità.

PAESAGGI

Innamorata della sua terra, della collina e delle sue borgate, Carmen ne dipinge ripetuti scorci di reminiscenza impressionista e postimpressionista. Ai soggetti rurali si aggiungono marine e vedute urbane, non di rado rubate dalle finestre di casa.

Il mondo naturale è da sempre affine alla sensibilità gentile di Carmen, che ama prodigarsi nella cura degli animali e del giardino di casa, a Desenzano del Garda come a Ca’ Bertacchi. Gli stessi animali e piante che ritornano poi nei suoi quadri, senza peraltro limitarne la versatile curiosità.

FINALE

La fase di vita più tarda vede un ritorno di Carmen alla pittura dopo una prolungata sospensione dell’attività creativa. L’imminente manifestarsi della malattia che l’accompagnerà negli ultimi anni sembra già trapelare da un linguaggio pittorico mutato, più vicino alla surrealtà che ad una visione oggettiva delle cose, trasfigurate in pure macchie o impasti polverosi di colore.

Colore che resta sempre, aldilà di tutto, la sua suprema passione.