Rubrica mensile in dialèt arşân – Maggio 2022

Il Comune di Albinea e il gruppo di cultori e studiosi Léngua Mèdra Rèş e la nôstra léngua arşâna propongono mensilmente un approfondimento sulla nostra straordinaria lingua madre, il dialetto reggiano! Non perdetevi questi appuntamenti, alla scoperta del significato di espressioni, modi di dire, proverbi e molto altro!

L’appuntamento mensile di maggio con la nostra rubrica dialettale si compone di due contenuti:

  • Il modo di dire “Al Maşâdegh“, che trova il suo corrispondente nell’ italiano “Maggiatico“, è un derivato del latino “Maius” (cioè maggio), e si riferisce alla prima falciatura che in molte zone si faceva nel mese di maggio.

Il Maggiatico (detto anche Maggengo) quindi è il primo taglio d’erba fresca che si dà alle vacche dopo mesi di fieno e dà anche il nome al formaggio che viene fatto con il latte prodotto dall’erba fresca, in contrapposizione al ” Vernengo” che contraddistingue invece il formaggio prodotto nei mesi invernali, quindi con un’alimentazione della vacche da fieno.

Sappiamo anche che “Maşâdegh“ in alcune zone ha dato origine anche al nome di un tributo che i contadini dovevano pagare al proprietario delle terre per poterle coltivare o adibire a pascolo e questo tributo si pagava per tradizione il primo di maggio.

Potete ascoltare il racconto dalla voce del nostro Luciano Cucchi in uno dei suoi meravigliosi “Racconti del Tabarro”  https://www.lenguamedra.org/paroli-arzani/mod-ed-dir/al-masadegh/

  • il proverbio Äs s’ciâpa pió mòschi cun ’na gòsa ed mēl che cun ’na bòta d’aşèj, ossia si acchiappano più mosche con una goccia di miele che con una botte d’aceto

Benché presente nel nostro dialetto, questo modo di dire non è solo tipicamente reggiano, ma probabilmente è un proverbio noto in tutto il mondo; questo non ne sminuisce la sua validità; anzi, proprio perché ha un valore assoluto, è un bene che sia diffuso in ogni luogo e in ogni lingua.

Di questi tempi sembra proprio che molti non ne conoscano il significato o, perlomeno, che non mettano in pratica l’insegnamento che dovrebbe trasmettere

Essere gentili con gli altri consente di ottenere risultati certamente migliori rispetto a metodi violenti o sgarbati. La gentilezza oggi è largamente dimenticata da troppe persone, sempre pronte ad offendere mantenendosi semmai nell’anonimato dei social. Per non parlare poi della violenza della guerra …

Potete ascoltare il proverbio recitato in dialetto da Luciano Cucchi a questo link https://www.lenguamedra.org/paroli-arzani/mod-ed-dir/as-sciapa-pio-moschi-cun-na-gosa-ed-mel-che-cun-na-bota-dasej/

Al prossimo mese!