“Pân, pavēra e fantaşéia. Dai carri nei campi agli aerei nel cielo”: scritti e poesie in dialetto di Sergio Subazzoli venerdì 6 maggio in sala civica

Il Comune di Albinea, la biblioteca P. Neruda e il gruppo di cultori e studiosi Léngua Mèdra Rèş e la nôstra léngua arşâna, promuovo un appuntamento unico con Sergio Subazzoli dal titolo “Pân, pavēra e fantaşéia. Dai carri nei campi agli aerei nel cielo”.

L’appuntamento, a ingresso gratuito, sarà venerdì 6 maggio, alle ore 18, nella sala civica “Adriano Corradini” di Albinea. Per informazioni telefonare al numero 0522590232 o scrivere a biblioteca@comune.albinea.re.it.

Fecondo autore di racconti e poesie dialettali, che sono il filo conduttore della sua vita, in continuità tra passato e presente della Bassa Reggiana, Subazzoli è un indiscusso protagonista della storia e delle tradizioni della nostra terra.

Classe 1934, Subazzoli di San Bernardino di Novellara ha una storia davvero interessante, con tanto da insegnare. Di umile famiglia contadina ed avviato al lavoro subito dopo la terza media, ha saputo percorrere il suo tempo nell’ostinata semplicità del suo essere uomo sempre curioso di sapere, rispettoso della vita e della natura, generoso di sé, del proprio tempo e delle proprie esperienze e conoscenze.

Da bracciante agricolo e tecnico specializzato, a pilota di aerei leggeri a consigliere comunale di Novellara, Sergio è anche uno scultore “naïf”, il fondatore dell’Atelier di San Bernardino, in cui insegna l’antica arte “povera” dell’impagliatura, e inoltre grande scrittore.

Per questa sua incessante attività, quasi “necessità” di costruire ponti per una continuità temporale del mondo dei suoi ricordi giovanili ed affettivi, Sergio ha ricevuto molti riconoscimenti, premi ed attestati di stima, fino alla premiazione avvenuta a Roma di un suo lavoro presentato al Concorso Nazionale “Salva la tua lingua locale”.

La sua bibliografia si compone oggi essenzialmente di tre pubblicazioni: “Quand al dialét l’era ‘l pan di povrét”, “Il tempo dei padri” e “La bassa nel cortile”

Per conoscere la sua storia e ascoltare i suoi scritti e le sue poesie, dalla sua viva voce e da quella dei lettori di Léngua Mèdra, in un mix tra italiano e dialetto, basterà venire in sala civica venerdì 6 maggio.