Mercoledì 30 giugno Alice Basso al parco dei Frassini con “Il grido della Rosa”

All’interno della rassegna “Guarda un po’ chi c’è. Grandi autori in biblioteca”, il prossimo degli attesi appuntamenti con l’autore promossi dalla biblioteca Comunale P. Neruda sarà mercoledì 30 giugno, alle 18.30, con la scrittrice Alice Basso.  L’autrice sarà ospite nella splendida cornice del parco dei Frassini e racconterà il suo ultimo libro “Il grido della rosa.  L’appuntamento si inserisce anche all’interno de “Primavera di donne”.

“Il grido della rosa” è il secondo volume della serie con protagonista Anita Bo dopo “Il morso della vipera“.

LA TRAMA

Torino, 1935. Mancano poche settimane all’uscita del nuovo numero della rivista di gialli «Saturnalia». Anita è intenta a dattilografare con grande attenzione: ormai ama il suo lavoro, e non solo perché Sebastiano Satta Ascona, che le detta la traduzione di racconti americani pieni di sparatorie e frasi a effetto, è vicino a lei. Molto vicino a lei. Alla sua scrivania Anita è ancora più concentrata del solito, ancora più immersa in quelle storie, perché questa volta le protagoniste sono donne: donne detective, belle e affascinanti, certo, ma soprattutto brave quanto i colleghi maschi. Ad Anita sembra un sogno. A lei, che mal sopporta le restrizioni del regime fascista. A lei, che ha rimandato il matrimonio per lavorare. A lei, che legge libri proibiti che parlano di indipendenza, libertà e uguaglianza. A lei, che sa che quello che accade tra le pagine non può accadere nella realtà. Nella realtà, ben poche sono le donne libere e che non hanno niente da temere: il regime si fregia di onorarle, di proteggere persino ragazze madri e prostitute, ma basta poco per accorgersi che a contare veramente sono sempre e solo i maschi, siano uomini adulti o bambini, futuri soldati dell’Impero. E così, quando Gioia, una ragazza madre, viene trovata morta presso la villa dei genitori affidatari di suo figlio, per tutti si tratta solo di un incidente: se l’è andata a cercare, stava di sicuro tentando di entrare di nascosto. Anita non conosce Gioia, ma non importa: come per le sue investigatrici, basta un indizio ad accendere la sua intuizione. Deve capire cosa è successo veramente a Gioia, anche a costo di ficcare il naso in ambienti nei quali una brava ragazza e futura sposa non metterebbe mai piede. Perché la giustizia può nascondersi nei luoghi più impensabili: persino fra le pagine di un libro.

La prenotazione è obbligatoria telefonando al numero 0522.590232 o scrivendo a biblioteca@comune.albinea.re.it.