Nei giorni scorsi una delegazione di Casa Betania si è recata in Ucraina per far visita al Centro Agape. E’ stato un viaggio ricco di emozione e di amicizia: una trasferta utile per osservare dal vivo i progressi del Centro e per intercettare altri eventuali bisogni ai quali dare risposte.
La delegazione albinetana è arrivata Chmel’nyc’kyj (Khmelniyskyi): città che si trova a sud ovest di Kiev.
Casa Betania è capofila dei progetti solidali “A Future For Agape” e “Agape for children autonomy”, che sono stati finanziati dal bando della Regione Emilia-Romagna (Tavolo Paese Ucraina) e realizzati dalla cooperativa sociale e dall’amministrazione di Albinea; quest’ultima in veste di ente proponente.
La delegazione è stata accolta dalle operatrici del centro, che si occupa di recupero di bambini con disabilità e di aiuto alle loro famiglie, attraverso metodi che generano autonomie nei caregiver e favoriscono l’inserimento nella società valorizzando la relazione e l’inclusione. Gli albinetani sono stati accolti calorosamente, hanno partecipato ai laboratori e hanno conosciuto meglio alcune famiglie che beneficiano della struttura e che vi dedicano tempo insieme ai loro figli.
In ognuna delle stanze del Centro si svolgevano le attività pedagogiche individuali o di gruppo con l’attenzione, la cura e la delicatezza che solo un genitore può avere: infatti le operatrici specializzate di Agape erano tutte mamme, che dopo aver fatto lo stesso percorso con i loro figli, hanno scelto negli anni di specializzarsi e diventare a loro volta operatrici e ampliare l’offerta formativa del centro a sempre più famiglie, accompagnando i bimbi di altri, proprio come se fossero i loro, alla scoperta e acquisizione di competenze nuove, sia motorie che comunicative. La mission di Agape infatti è proprio formare le famiglie in modo che possano prendersi cura, con competenza, dei loro figli speciali.
Momento clou della visita è stata l’inaugurazione del parco giochi inclusivo: cuore del progetto “Agape for children autonomy”. Non appena tagliato il nastro, in un clima di festa, i piccoli si sono lanciati sulle altalene e sugli scivoli, appositamente creati per bambini e bambine con bisogni speciali.
Il tutto nonostante la guerra sia ancora concretamente in corso e che purtroppo, dopo 4 anni, ancora non se ne veda la conclusione.
Il giorno successivo la delegazione ha salutato gli amici ucraini e ha fatto ritorno in Italia.
Lo scambio tra Albinea e gli amici di Agape va avanti sin dal momento immediatamente successivo all’invasione russa. La scelta di realizzare progetti in aiuto del Centro, da parte di Casa Betania e Comune di Albinea, infatti non è stata casuale, ma è nata dall’incontro e dal rapporto di conoscenza con alcune famiglie che erano state ospitate ad Albinea nel periodo più terribile del conflitto, all’interno dell’iniziativa “Albinea Solidale – Insieme per l’Ucraina”. Proprio queste persone provenivano dalla cittadina di Chmel’nyc’kyj e avevano portato a conoscenza degli albinetani l’esistenza di Agape, il lavoro fondamentale che svolgeva, e le sue esigenze.







