Inaugurata la “Biblioteca vivente” con i libri in carne e ossa

“E’ con grande piacere ed entusiasmo che inauguriamo oggi un progetto molto importante. Un’iniziativa che unisce la cultura al sociale, l’integrazione alla comprensione degli altri. Una tappa di un percorso che da tempo stiamo portando avanti con la nostra biblioteca, la scuola di italiano per stranieri e il nostro Sap nella costruzione di un dialogo interculturale sui diritti”. Così il sindaco di Albinea Nico Giberti ha salutato, questa mattina, l’avvio di “Biblioteca Vivente”, realizzato dal Comune, insieme alla Scuola di italiano per stranieri CPIA Reggio Sud, al Sap (Servizio di aiuto alla persona) dell’Unione Colline Matildiche e alla rete pubblico-privata “STRADE – Autonomia, Cittadinanza, Occupabilità”.

La Biblioteca Vivente è una vera e propria biblioteca con lettori, bibliotecari e un catalogo di libri fatto di persone. Il lettore potrà avvicinarsi e, come farebbe con uno scaffale di libri, scegliere quello che lo incuriosisce di più, prenderlo in prestito per 30 minuti, “leggerlo” e restituirlo, come un normale libro cartaceo.  In questo caso però la lettura consiste nell’ascoltare quello che il libro ha da raccontare ed eventualmente parlarne con lui.  Il libro della biblioteca vivente racconta una storia personale, in un certo senso racconta sé stesso. Per prenotare e “leggere” il libro vivente è necessario chiedere ai bibliotecari e fissare un appuntamento.

Lo scaffale di libri viventi denominato “Prove di empatia. Voci e storie di culture”, si inserisce nel concetto e alimenta l’idea di “biblioteca sociale”, con l’intento di favorire la relazione e promuovere il dialogo per ridurre i pregiudizi, rompere gli stereotipi e favorire la comprensione tra persone di età, abilità, sesso, stili di vita e background culturale diversi. Il progetto prende spunto da “The Human Library”, esperienza nata in Danimarca nel 2000.

Alla presentazione, oltre al sindaco, hanno partecipato, Federica Franceschini, responsabile della biblioteca Pablo Neruda; Paola Casi, docente responsabile Scuola di italiano per stranieri C.P.I.A. Reggio Sud; Barbara Chierici del SAP (Servizio di aiuto alla persona) dell’Unione Colline Matildiche e Denise Brighenti, di Fcr Area servizi alla persona per STRADE–Autonomia, Cittadinanza, Occupabilità di Reggio Emilia.

C’erano anche i protagonisti di questa iniziativa e cioè i “libri viventi della biblioteca”: Anna, Anne-Cécile, Antonella, Corrado, Elena, Gervasio, Giulia, Matteo, Saad, Simona,

Stefania e Stela. Si tratta di studenti stranieri della scuola di italiano, ragazzi e adulti “fragili” frequentanti il SAP e seguiti dalla rete pubblico-privata STRADE e semplici cittadini. La biblioteca ha organizzato un corso di storytelling con un formatore professionista, che ha fornito loro suggerimenti e strategie per esprimere al meglio le loro storie.

Al termine degli interventi i cittadini che si erano prenotati hanno potuto ascoltare le storie e conoscere i “Libri viventi” dislocati in diverse stazioni all’interno della biblioteca.

ll progetto proseguirà con le seguenti modalità: chiunque vorrà potrà prendere in prestito il libro vivente per 30 minuti e ascoltare la sua storia, prenotandolo con una mail a biblioteca@comune.albinea.re.it o chiamando il numero 0522 590232.

L’AMPIO PROGETTO “PROVE DI EMPATIA. VOCI E STORIE DI CULTURE”

La Biblioteca Vivente è inserita nella più ampia attività del progetto “PROVE DI EMPATIA. VOCI E STORIE DI CULTURE” realizzato dei soggetti già citati per l’attuazione delle politiche di ambito socio-occupazionale e del tempo libero a favore delle persone adulte con disabilità residenti nel Distretto di Reggio Emilia e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, Servizio Coordinamento delle Politiche europee, programmazione e cooperazione.

Il progetto intende sensibilizzare la comunità alla cultura della pace e dei diritti umani, all’educazione alla cittadinanza globale, all’interculturalità e all’integrazione, quali fattori determinanti per la costruzione di una società pacifica, giusta e inclusiva. Il tutto, attraverso la conoscenza dell’altro.

Il Comune di Albinea, anche grazie alla contiguità fisica dei locali della Biblioteca, della Scuola di Italiano per stranieri che si trova ubicata nello stesso edificio polifunzionale, si è posto l’obiettivo di valorizzare questa relazione e di attivare sinergie tra i diversi servizi operanti. La Biblioteca, inoltre, collabora con il SAP (Servizio di aiuto alla persona) dell’Unione Colline Matildiche e promuove progetti che coinvolgono i ragazzi e gli adulti frequentanti il servizio.

L’idea di base è stata quella di mettere in valore la presenza degli studenti della Scuola di italiano per stranieri, che hanno provenienze tra le più disparate, e creare occasioni di reciproca crescita. Si vuole offrire agli studenti l’opportunità di approfondire la lingua italiana con modalità diverse oltre alla lezione frontale e offrire a tutti i cittadini occasioni per conoscere le culture, le tradizioni, le usanze delle terre di origine degli studenti e le storie di vita dei ragazzi frequentanti il SAP e seguiti dalla rete pubblico-privata STRADE.

Le attività realizzate per la costruzione di questo dialogo interculturale e sul tema dei diritti, oltre alla Biblioteca Vivente, sono:

  • la creazione in biblioteca di uno Scaffale Tematico denominato “Storie dal mondo” curato completamente dagli allievi della scuola di italiano per stranieri, dove è possibile trovare la letteratura e la saggistica, oltre che libri per bimbi e ragazzi, del loro paese di provenienza;
  • la creazione di uno Scaffale Literacy del Progetto Alfacomunità con libri graduati per livelli di alfabetizzazione per dare la possibilità a persone migranti e straniere con livelli di istruzione bassi e competenze di scrittura e lettura dell’italiano deboli di imparare le basi della lingua italiana;
  • letture ad alta voce realizzate dagli Studenti della scuola di italiano per stranieri rivolte ai bambini, ai ragazzi, agli adulti e agli anziani con favole, filastrocche, testi narrativi, romanzi, saggi in occasioni pubbliche (ad esempio il Festival Libr’Aria) dedicate alla conoscenza e approfondimento delle culture dei paesi di origine dei lettori;
  • la realizzazione di un archivio digitale di storie in lingua originale nelle varie lingue dei paesi di provenienza degli studenti, con allegato il testo tradotto in italiano in cartaceo.