Giovedì 6 febbraio un approfondimento sull’archeologia funeraria nel primo incontro del Gruppo Archeologico Albinetano

Si intitola Archeologia funeraria dal periodo tardo antico alla fine del Medioevo” il primo incontro organizzato dal Gruppo Archeologico Albinetano P. Magnani e dalla Biblioteca Comunale “Pablo Neruda”, con il patrocinio di Comune e Pro Loco. L’appuntamento sarà giovedì 6 febbraio, alle 21, nella sala civica di via Morandi 9.

Le pratiche funerarie sono da sempre un elemento fondamentale nella storia della civiltà umana; già nella preistoria probabilmente venivano riproposti i canoni sociali della persona che veniva inumata. L’archeologia funeraria si pone quindi il compito di analizzare e raccogliere quante più informazioni possibili dalle sepolture, partendo dagli elementi che la compongono, quali lo scheletro, la struttura tombale e il corredo (se presente).

Il periodo preso in considerazione nella conferenza che sarà tenuta da Francesco Marchetti, inizia dopo la caduta dell’impero romano (circa V secolo d.C.) e prosegue fino al rinascimento. Gli studi effettuati sull’argomento, in varie località, hanno coinvolto, oltre all’archeologia, anche settori di altre scienze, quali l’antropologia, la datazione dei reperti al radiocarbonio e lo studio del Dna.

Nel territorio albinetano, nel sito del Castello di Borzano, il Gruppo Archeologico con la Soprintendenza, ha promosso scavi a seguito dei quali è stata scoperta una necropoli particolare: è composta da fosse scavate nella roccia di gesso di forma antropomorfa, con alveolo cefalico o logette, che risale all’alto medioevo (VII-VIII secolo d.C.) e successivamente riutilizzata fino al 1500.