Giovani in ascolto: un’indagine per capire come stanno e di cosa hanno bisogno i ragazzi delle Colline Matildiche

Negli ultimi anni, le trasformazioni sociali, culturali e tecnologiche hanno inciso profondamente sulla vita quotidiana dei giovani, ridefinendo pensieri, relazioni, identità e orizzonti presenti e futuri sempre più complessi ed elaborati da interpretare.

In un tempo in cui spesso si parla dei ragazzi, ma più raramente con loro, l’Unione Colline Matildiche ha deciso di avviare un percorso di ascolto diretto, per comprendere da vicino come stanno i giovani del territorio, quali preoccupazioni sentono più urgenti e che opportunità desiderano per esprimersi e stare bene.

Come primo passo per comprendere più a fondo i bisogni e le percezioni dei giovani, è nata un’indagine online promossa dall’Informagiovani dal titolo “Limithink: pensieri oltre il limite”, avviando così un percorso di partecipazione e ascolto che nei prossimi mesi continuerà anche offline e in presenza, attraverso un ciclo di incontri di dialogo filosofico dal titolo “Pensieri S©orretti”.

L’indagine online rimarrà comunque aperta per tutto il corso dell’anno, in modo da ampliare lo sguardo sul territorio con un campione sempre più significativo.

Allo stato attuale hanno partecipato al questionario 29 ragazze e ragazzi tra i 15 e i 25 anni, provenienti principalmente da Albinea, Quattro Castella e Vezzano sul Crostolo. La maggior parte studia (93%) e si trova nella fascia 15-17 anni (48,3%), con una prevalenza femminile (72,4%).

Dalle prime risposte emerge un quadro ricco e articolato: molti giovani raccontano di vivere giornate intense, tra studio, sport e relazioni, cercando un equilibrio tra impegni e libertà personale. Alcuni mettono in evidenza l’importanza di “avere tempo per capire meglio cosa voglio fare, chi sono e cosa mi piace davvero”.

Il tema del limite: confine, protezione, libertà

Una parte dell’indagine è dedicata al tema del limite, inteso come confine personale, soglia di sicurezza o ostacolo da superare. Per molti, il limite non è tanto un ostacolo, quanto “una linea che aiuta a capire fin dove posso arrivare e quando è il momento di fermarmi”. Questo capitolo del sondaggio mette in luce un punto cruciale del percorso adolescenziale: il limite come luogo di confronto tra autonomia e relazione, tra desiderio e responsabilità. È una riflessione preziosa, che segnala la necessità di spazi sicuri e non giudicanti dove i giovani possano interrogarsi, insieme, su chi sono e chi vogliono diventare.

Le risposte mostrano, quindi, come il tema del limite sia vissuto in modi diversi: per alcuni rappresenta protezione e sicurezza, per altri è un invito a sperimentare e mettersi alla prova. “A volte il limite mi serve per non perdermi”, scrive una ragazza, mentre un altro partecipante afferma: “I limiti mi fanno capire quanto posso crescere”. Molti riconoscono che i limiti contribuiscono a costruire responsabilità e consapevolezza, diventando una parte naturale del processo di crescita.

Il ruolo della famiglia: tra sostegno e aspettative

Un’altra parte dell’indagine è dedicata al ruolo della famiglia, nelle sue sfaccettature e dimensioni ambivalenti: cosa rappresenta per i giovani la famiglia? Ha un ruolo di sostegno? Oppure è un contesto dove vigono regole, pressioni, aspettative?

La famiglia resta un punto centrale nel percorso di crescita, ma anche un luogo di negoziazione dell’autonomia e dell’identità personale, come vivono questa doppia dimensione?

La famiglia continua a essere percepita come punto di riferimento, anche se non mancano sfumature legate al bisogno di autonomia. La maggior parte dei giovani intervistati la descrive come “un rifugio sicuro”, “una base da cui ripartire”, ma alcuni evidenziano la necessità di trovare un equilibrio tra fiducia e regole.

“A volte vorrei che mi lasciassero più libertà di scegliere”, racconta un ragazzo, mentre altri sottolineano il valore della presenza quotidiana: “So che ci sono, anche se non sempre capiscono tutto”.

Dall’ascolto all’azione: nasce “Pensieri Sorretti”

L’indagine sta restituendo, pertanto, una prima bussola per orientare la prossima azione dell’Informagiovani, un nuovo progetto in partenza dal titolo “Pensieri S©ORRETTI – Giovani in dialogo per allenare il pensiero critico”, realizzato in collaborazione con Filò- il filo del pensiero (associazione che applica la pratica filosofica come strumento di lavoro con adolescenti e giovani ) e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna (L.R. 14/2008).

Il progetto prevede la nascita di gruppi di dialogo filosofico, condotti da facilitatori esperti, dove i giovani dai 15 ai 25 anni potranno confrontarsi liberamente sui temi che li toccano più da vicino: benessere, futuro, amicizia, ambiente, identità, partecipazione.

Dai risultati dell’indagine emerge un forte desiderio di comprendere meglio se stessi e il mondo circostante, di dare significato alle proprie esperienze e alle relazioni quotidiane.

In questo contesto, la pratica filosofica si presenta come un’esperienza concreta per allenare la capacità di pensare insieme, porre domande, costruire argomentazioni e sviluppare uno sguardo più consapevole sulla realtà.

Il dialogo filosofico non è un esercizio astratto, ma un modo per esplorare i propri punti di vista, ascoltare quelli degli altri e trovare nel confronto un terreno comune da cui nascono nuove prospettive, allenando, per altro, una competenza utile anche nei progetti di vita e lavorativi.

Non un corso di filosofia, ma uno spazio di pensiero condiviso e di benessere relazionale, dove ogni domanda sarà accolta come un punto di partenza per generare esperienze di allenamento al dialogo, al reciproco ascolto e al senso critico nel suo obiettivo di contrastare la solitudine e la difficile decodifica del sentire personale in un mondo che spesso da le risposte ma non pone cura alle legittime domande.

Senza l’immediatezza delle risposte offerte dalla tecnologia o dall’intelligenza artificiale, ma attraverso lo scorrere naturale della parola e dell’incontro.

Pensieri S©orretti (aperto a ragazzi e ragazze dai 15 ai 25 anni) partirà con una prima giornata di open day per venire a conoscere il Filò attraverso laboratori creativi il 12 novembre alle ore 16, presso il Centro Famiglie di Montecavolo (Via Fratelli Cervi 4).

Per Info e iscrizioni contattare il 328.8896333.