Trecentoquaranta nuove tessere, 26.100 volumi, 26.526 prestiti e 32.575 presenze. Il tutto nel solo 2018. Numeri importanti quelli della biblioteca Pablo Neruda di Albinea, che sabato mattina ha festeggiato i suoi 10 anni di vita con un momento istituzionale andato in scena in sala civica. Ma non sono solo i numeri a descrivere quale sia il significato di una struttura e di un servizio di questo genere per la comunità. Un concetto questo che è emerso in tutti gli interventi che si sono susseguiti sul palco.
Per primo ha preso la parola il sindaco Nico Giberti rivendicando la scelta delle amministrazioni albinetane di investire sulla cultura nonostante le difficoltà di bilancio degli enti locali. Il primo cittadino ha ricordato come la biblioteca sia diventata un polo di attrazione, non solo per gli albinetani, e ha sottolineato il suo ruolo aggregativo e sociale: “Il paese è cresciuto attorno a questo edificio che per noi rappresenta un punto d’orgoglio – ha spiegato – Oltre a ospitare una grande varietà di volumi, dvd, e audiolibri, è stato anche teatro di mostre d’arte, presentazioni di libri e di grandi eventi come Libr’Aria, il festival estivo dedicato alle famiglie e ai bambini. Soltanto nel 2018 abbiamo ospitato oltre 50 iniziative a cui vanno sommate quelle delle associazioni che ci chiedono gli spazi – ha continuato Giberti – Siamo aperti 44 ore a settimana, 340 giorni l’anno, compresa la domenica. Offriamo a chi viene a farci visita un ottimo servizio grazie alla professionalità delle bibliotecarie e delle volontarie. Ma, non meno importante, lo facciamo in una struttura moderna, inserita nella natura e nel sistema della piazza centrale del paese”.
La deputata, ed ex sindaco di Albinea, Antonella Incerti era stata colei che, il 14 marzo 2009, aveva voluto e inaugurato l’edificio. La sua realizzazione comportò un investimento importante per le casse comunali: 4.5 milioni. Una cifra che fu destinata al progetto, nonostante la crisi finanziaria si facesse già pesantemente sentire: “All’epoca costruimmo questa struttura pensando al futuro. Lo facemmo anche sulle scelte edilizie”, ha raccontato Incerti ricordando che la “Pablo Neruda” fu la prima biblioteca in Italia in classe energetica A, con 10 pozzi geotermici per il riscaldamento, pannelli fotovoltaici, pavimento irradiato e tetto verde. “La nostra biblioteca, oltre a produrre cultura, produce più energia di quella che consuma. Questo luogo è importante sia per gli adulti che, per i bambini – ha detto la parlamentare, ricordando il festival Libr’Aria – Inoltre credo che il bene comune debba essere bello, non solo per vantarsene, ma perché la bellezza richiama le persone e le favorisce nella scoperta”.
Il sottosegretario alla presidenza della Regione Giammaria Manghi ha illustrato la strategia dell’Emilia-Romagna in tema di cultura e sistema bibliotecario, non prima di aver snocciolato alcuni numeri significativi: sono 447 le biblioteche in regione e di queste il 60% ha uno spazio dedicato ai bambini; i prestiti rendicontati nel 2018 sono stati 6.500.000; l’80% del sistema è informatizzato grazie al prestito interbibliotecario, che consente di richiedere un volume alla biblioteca del proprio comune e farlo arrivare direttamente in loco da un’altra sede del territorio. La Regione investe 4.5 milioni l’anno sulle biblioteche e gli stanziamenti a favore della cultura sono raddoppiati. “In questa stagione storica è forte la necessità di produrre cultura – ha spiegato Manghi – e le biblioteche si sono allargate fino a trasformarsi in presidi sociali e multimediali. Ecco perché aver scelto, 10 anni fa, di inserire questa struttura accanto alla piazza, al municipio, alla pro loco, al centro giovani e di fronte a un meraviglioso parco, fu una scelta strategica importante che contiene tanti significati positivi. La nostra sfida per il futuro deve essere quella di continuare a mantenere efficiente il sistema della cultura. Non è stato facile in questi anni di crisi, ma ci siamo riusciti – ha concluso – Dobbiamo essere in grado di mantenere e, se possibile aumentare, gli investimenti nei prossimi anni”.
Al momento istituzionale ha fatto seguito l’intervento di Maria Cristina Bulgarelli, responsabile del servizio Cultura e della biblioteca, che ha approfondito gli aspetti operativi del servizio e descritto l’identikit dell’utente medio che frequenta la Pablo Neruda: “Qui vengono persone di diverse fasce di età, ma devo dire che i giovani sono i più numerosi. Si servono di questa struttura anche molte famiglie con bambini e tante donne, oltre agli stranieri che vivono ad Albinea. Gli adolescenti non entrano qui in cerca di contenuti digitali, ma di libri. Questo perché negli anni abbiamo puntato molto sulla promozione alla lettura dei volumi cartacei”.
Infine hanno preso la parola gli architetti Francesca Vezzali e Giorgio Adelmo Bertani: furono proprio loro a progettare l’edificio 10 anni fa. I due hanno illustrato un progetto di ampliamento della biblioteca, che la collegherebbe all’edificio dei primi del ‘900 che oggi ospita la sede della Pro Loco, il Centro Giovani e la scuola di italiano per stranieri.
Al momento si tratta di un’ipotesi di allargamento, che però la giunta comunale sta prendendo in seria considerazione. In pratica l’edificio sarebbe dotato di una rampa per salire al piano superiore nel quale verrebbero ricavate altre tre stanze polivalenti, in parte dedicate agli studenti, in parte ad altre attività, tra cui quelle del Centro Giovani e della scuola di italiano. Inoltre il progetto prevede la realizzazione di un ampio balcone sul tetto che si affaccia direttamente sulla piazza. Il tutto ovviamente verrebbe realizzato in continuità con l’edificio esistente, sia per quanto riguarda le tecniche, che gli arredi.
Nel pomeriggio la festa è proseguita con “Fifa Nera Fifa Blu. Attraversare il mare e la paura”, un laboratorio per bambini del famoso illustratore Lorenzo Terranera e con l’”Incursione poetica semi seria” con omaggio a Pablo Neruda di Laura Pazzaglia. Il tutto seguito dal taglio di un’enorme torta gelato.
Le iniziative continueranno domani, domenica 17 marzo, con “Aspettando Libr’Aria”: storie, musiche e narrazioni con Alessandra Baschieri e Gianluca Magnani.
Alle 17 il compleanno si concluderà con un concerto d’archi dei musicisti Francesco Bonacini (violino) e Francesco Saccò (violoncello).