Dal Giappone ad Albinea per visitare la scuola d’infanzia “Il Frassino”

Una delegazione composta da cinque giapponesi ha fatto tappa ad Albinea mercoledì 11 aprile. Scopo della trasferta, che si inserisce nel circuito di Reggio Children, era visitare la scuola d’infanzia comunale “Il Frassino”, progettata dall’architetto Antonio Malaguzzi, figlio del grande pedagogista Loris.

A capo del gruppo c’era l’architetto nipponico Taku Hibino. Con lui due componenti del suo staff, un’atelierista e un’interprete. A seguire la delegazione nella visita era presente anche Toshiko Ishikawa, madre di due bambini che frequentano “Il Frassino” e che si è trasferita anni fa ad Albinea dal paese del Sol Levante.

Hibino è molto noto in Giappone per la progettazione di asili nido, scuole d’infanzia e altre strutture dedicate ai bambini. Ha vinto numerosi premi per i suoi progetti, sia nel suo Paese natale, che negli Stati Uniti. Il suo viaggio a Reggio e Albinea è dovuto al fatto che sarà proprio lui a progettare una nuova scuola della “Henan Empress Education Technology Ltd” a Pechino; istituto che seguirà l’approccio educativo reggiano.

Uno degli obiettivi della visita infatti è stato comprendere l’approccio pedagogico reggiano per l’educazione infantile e l’ambiente in cui esso viene messo in pratica.

“L’ambiente della vostra scuola è stupendo, sopratutto la zona dell’ingresso dove si vede l’atelier e anche il giardino che si estende fino alla parte posteriore –  ha detto  l’architetto – Per creare asili nido e scuole dell’infanzia meravigliosi credo occorrano non solo l’ambiente giusto, ma anche le persone giuste che sappiano sfruttare la struttura.  Osservando il vostro rapporto con i bambini e i loro sorrisi, ho capito come nella vostra scuola si sia creata la giusta armonia.  Se avrete l’occasione di venire in Giappone, per favore fatecelo sapere. Ci piacerebbe mostrarvi le nostre scuole. Grazie mille per la vostra accoglienza ed ospitalità durante la nostra visita. E’ stato un piacere conoscervi”

Nel mese di maggio è in programma l’arrivo ad Albinea di un’altra delegazione dal Giappone, composta prevalentemente da insegnanti e atelieriste.