ALBINEA (25 marzo 2017) – Accompagnati dal suono delle cornamuse, della banda di Albinea e dai cori dei bambini delle scuole elementari del territorio, ieri mattina, in una bella giornata di sole, in tanti hanno partecipato alla commemorazione ufficiale del Fatto d’Armi di Villa Rossi e Villa Calvi.
Già alle 9 la piazzetta di Botteghe, si è riempita di cittadini, partigiani, autorità e rappresentanti delle associazioni albinetane. Alle 9.15 il primo momento ufficiale in piazza Caduti Alleati di Villa Rossi con la deposizione, da parte di Anpi e del comitato gemellaggi di Treptow- Koepenick, di due corone di fiori davanti al monumento “Mai più”.
Poi il lungo corteo si è spostato a Villa Rossi e anche qui è stata deposta una corona sulla lapide che ricorda i tre paracadutisti inglesi uccisi dai soldati tedeschi durante l’attacco del 1945.
Di fronte a circa 200 persone, tra cui 60 alunni delle scuole, hanno parlato il sindaco di Albinea Nico Giberti, il primo cittadino di Treptow-Koepenick Oliver Igel, il professore di lingua e cultura inglese all’università di Bologna Patrick Leech e la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Antonella Cattani.
Sul palco, oltre all’onorevole Antonella Incerti, ex sindaco di Albinea, al presidente di Anpi Ermete Fiaccadori e quello della sezione albinetana Simone Varini, c’erano anche due protagonisti che parteciparono all’Operazione Tombola: la staffetta Giovanna Quadreri “Libertà” e il partigiano Livio Piccinini “Delinger”. Seduta accanto a loro anche la partigiana Anna Albertina Rocchi.
Dopo il saluto della professoressa Antonella Cattani, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Albinea, si sono esibiti e sono più volte applauditi, gli alunni delle scuole primarie “Anna Frank” e Renzo Pezzani” di Albinea. Molto apprezzata è stata la versione della canzone “Bella Ciao” effettuata utilizzando tubi di gomma battuti sulle assi del palco.
“E’ con i fatti che siamo abituati a dimostrare di aver imparato la lezione che Giovanna, Livio e tanti altri combattenti per la libertà ci hanno lasciato. – ha detto il sindaco Giberti in un passaggio del suo discorso – Noi oggi scegliamo di ascoltare il messaggio che arriva dai fatti che siamo qui a ricordare e di trasmetterlo a chi verrà dopo di noi. Scegliamo di far arrivare un insegnamento ai nostri figli. Devono sapere che c’è chi ha avuto il coraggio di scegliere nonostante in gioco ci fosse la sua stessa vita. Devono sapere che qui, 72 anni fa, è stata scelta la libertà. Devono sapere che solo grazie all’unità tra i popoli siamo riusciti a sottrarci al giogo nazista e noi non ci stancheremo mai di ricordarglielo”.