Grande riconoscimento per l’acetaia comunale di Albinea: il balsamico tradizionale invecchiato e prodotto nella suggestiva villa Tarabini ha infatti ottenuto il bollino d’oro, massimo traguardo di qualità per questo squisito prodotto della nostra terra.
A mettere la medaglia al collo della “bottiglietta è stata la commissione giudicante seguita dall’OCQ (Organismo di controllo qualità). L’oro nero albinetano ha ottenuto 309 punti, 9 in più di quelli che sarebbero bastati per centrare l’obiettivo ed è stato promosso all’unanimità dagli esperti assaggiatori.
La batteria di cinque botti che contiene il prezioso nettare è stata allestita nel 1986 con un prodotto che era già in fase di maturazione. Il tempo e l’attenzione con cui è stato curato hanno fatto il resto esaltandone il gusto e l’aroma. Prima del salto di qualità avvenuto oggi il balsamico tradizionale veniva prelevato, imbottigliato e utilizzato da Comune per la promozione del territorio con i soli bollini “aragosta” e “argento”.
Giovedì mattina le botticelle con il prezioso nettare saranno portate al Consorzio di Tutela dell’Aceto balsamico tradizionale di Reggio che imbottiglierà 25 ampolle da 100 ml.
Oltre alla batteria citata, al primo piano di villa Tarabini ne riposano altre tre che sono state allestite partendo da zero e che sono in via di affinamento: il loro contenuto cioè non ha superato i 12 anni, età minima per ottenere il bollino “Aragosta”. L’invecchiamento e il processo di maturazione di queste 15 botti sono seguiti dal professor Giovanni Masini e dall’Università di Tornino in collaborazione con il Consorzio.
“Siamo orgogliosi di questo risultato – commentano i due mastri acetai di villa Tarabini Vilmo Delrio e Alessandro Colla – ma gran parte del merito va al Comune che ha creduto nell’acetaia e ci ha sostenuto. Produrre un aceto balsamico tradizionale di così alta qualità in un luogo meraviglioso come questo – concludono – rappresenta per noi e per tutta Albinea un valore aggiunto”.
L’acetaia comunale di Albinea è nata nel 2008 grazie alla collaborazione tra Comune e Consorzio di tutela. Si trattò della prima esperienza del genere in tutta la provincia.