Con la toccante testimonianza di Giacomina Castagnetti, Albinea ha celebrato in piazza la festa della Liberazione.
In tanti hanno applaudito le parole della partigiana 93enne che ha ricordato alcuni episodi della sua giovinezza vissuta sotto il regime fascista: “Mi accorsi che vivevamo senza libertà già quando avevo 6 anni – ha spiegato Giacomina – quando a scuola mi fu negato l’uovo di Pasqua perché non avevo la divisa della gioventù fascista. Fu un gesto che non ho mai dimenticato, come le tante altre vessazioni che io e la mia famiglia abbiamo subito”. Poi il racconto del giorno in cui arrivò la libertà: “L’esercito tedesco era in rotta. Uscii di casa con circospezione e vidi un soldato a cavallo che stava scappando. Mi chiese dell’acqua e io gliela diedi. In quel momento non lo odiai perché era giovane quanto me e tutti e due eravamo vittime di quella cosa orrenda che si chiama guerra. Rientrata in casa capii che era tutto finito – ha spiegato alla platea attenta – e spalancai le finestre di casa che erano rimaste chiuse per anni. Per me libertà significò fare quel gesto: far entrare la luce dove prima c’era il buio”.
Dal palco ha preso la parola anche il sindaco di Albinea Nico Giberti che ha messo in guardia dai pericoli di un ritorno a quell’epoca oscura: “Chi combattè per liberarci dalla dittatura ci consegnò valori determinanti per la nostra società: democrazia, uguaglianza, rispetto e accoglienza. Oggi c’è chi parla di nuovo di razze. – ha spiegato ricordando che quest’anno ricorre l’80° anniversario della promulgazione delle Leggi razziali – Ricordiamoci sempre che la libertà non è un dato acquisito, ma va riconquistata ogni qualvolta che qualcuno la mette in discussione gettando ombre sui valori che ben sono rappresentati nella nostra Costituzione”.
Simone Varini e Giulia Ferrari di Anpi Albinea hanno ricordato l’importanza di trasmettere la storia e la memoria di quello che accadde per far in modo che anche le giovani generazioni conoscano i sacrifici di chi ha lottato ed è morto per regalarci la pace e la libertà.
Al termine delle celebrazioni Anpi ha organizzato il tradizionale pranzo della Liberazione al parco Lavezza.