Al via l’attribuzione del CIN (Codice Identificativo Nazionale) anche in Emilia-Romagna

Il Ministero del Turismo informa comunica che a partire dal 21 agosto 2024, la Regione Emilia Romagna, la Regione Piemonte e la Regione autonoma Valle d’Aosta si uniscono alla fase sperimentale della Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche (BDSR).

Tramite la piattaforma ((https://www.ministeroturismo.gov.it/fondo-accessibilita-turistica/fondo-accessibilita-turistica-accesso-alla-piattaforma/) è possibile richiedere il Codice Identificativo Nazionale (CIN), da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili.

Effettuando l’accesso tramite identità digitale, i titolari visualizzano i dati relativi alle strutture collegate al proprio Codice Fiscale, integrano le informazioni mancanti, segnalano eventuali modifiche e ottengono il CIN.

 

La fase “sperimentale” in cui richiedere il codice durerà fino al 1° novembre 2024, data in cui sarà obbligatorio aver ottenuto il codice ed esporlo sia negli annunci, sia al di fuori dell’immobile. La sua richiesta, però, presuppone alcuni passaggi obbligatori:

  • essere già a disposizione del CIR (codice identificativo regionale), richiedibile tramite la piattaforma regionale ROS1000;
  • disporre di dati catastali (la terna catastale);
  • essere in regola per gli aspetti correlati alla sicurezza dell’immobile (impianti a norma, ed estintori a disposizione);
  • essere dotati di rilevatori di gas combustibile e monossido di carbonio funzionanti.

Ricordiamo che il CIN è un codice che identifica l’immobile ed è obbligatorio e va esposto negli annunci ed all’esterno degli immobili.

 

La procedura è telematica, utilizzando la piattaforma messa a disposizione dal Ministero del Turismo.

Di seguito i link utili per ottenere maggiori informazioni:

https://www.ministeroturismo.gov.it/banca-dati-strutture-ricettive/

https://bdsr.ministeroturismo.gov.it/