Il 19 settembre del 2023 è arrivato da Ryad il coronamento di un percorso di documentazione, esplorazione e studio avviato da illustri naturalisti reggiani sin dal ‘700: Antonio Vallisneri, Lazzaro Spallanzani, Gaetano Chierici e proseguito dal XX secolo sino ad oggi dall’attività di generazioni di speleologi.
Anche i “gessi” di Albinea sono stati infatti ammessi a pieno titolo nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO WH “EKCNA” (Evaporite Karst and Caves of Northern Appenines), il 59° che può vantare l’Italia, il primo al mondo che valorizza il carsismo nelle rocce evaporitiche.
L’importante riconoscimento è arrivato al termine di un percorso promosso nel 2016 dalla Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna, che ha coinvolto nel suo complesso iter la Regione Emilia-Romagna, 19 Comuni, 4 Enti di gestione dei Parchi, le Università di Bologna e di Modena e Reggio Emilia, la Soprintendenza, un prestigioso Gruppo Tecnico Scientifico e infine il coordinamento e la collaborazione del Ministero della Transizione Ecologica.
Al contrario delle spettacolari pareti esposte che caratterizzano la “vena del gesso” della collina bolognese e romagnola, nel reggiano la particolare giacitura verticalizzata delle bancate gessose è meno avvertibile nel contesto del paesaggio. Ciò nonostante è proprio questa condizione a costituire caratteristica unica e distintiva permettendo lo sviluppo in senso appenninico di estesi complessi carsici.
Nel solo territorio di Albinea sono oltre 40 le grotte compiutamente cartografate e il sistema carsico afferente alla famosa Tana della Mussina di Borzano è sinora esplorato complessivamente per oltre 1.900 metri.
Il riconoscimento quale Patrimonio dell’Umanità di questa area carsica si aggiunge alle tutele, derivanti dalla Direttiva Habitat (1992/43/CEE), della Zona Speciale di Conservazione IT4030017 – Ca’ del Vento, Ca’ del Lupo, Gessi di Borzano per la tutela di habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche di interesse comunitario, ed ai vincoli paesaggistici di cui alla Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’area di Borzano-Le Croci sita nei comuni di Albinea e Viano del 1 agosto 1985 (ex Legge 1497, 1939).
Un territorio naturale fortemente attrattivo, fruito da decine di migliaia di escursionisti ogni anno e in tutte le stagioni grazie alla diffusa rete di sentieri ed itinerari disponibili, che va protetto e valorizzato in forme sostenibili attraverso una maggiore consapevolezza delle peculiarità e dei delicati equilibri ecosistemici che ne fanno una eccezionale e imperdibile risorsa ambientale e paesaggistica.
La conoscenza è alla base della consapevolezza e il rispetto verso questo patrimonio collettivo da conservare per la qualità della vita delle generazioni future: con il riconoscimento ottenuto agli occhi del mondo, ne assumiamo maggiore responsabilità.