Anello di Cà del Vento

Descrizione del percorso

SENTIERO CAI sentiero 614, con l’unica variante per ammirare la tana della Mussina, una grotta sepolcrale.

Il sentiero inizia dal CEA (Centro di Educazione Ambientale) dei Gessi Messiniani Reggiani.

Il primo tratto attraversa l’abitato di Borzano percorrendo da prima Via Zacconi, dove e situata la chiesa del paese, e poi superato il ponte sul torrente Lodola svolta a destra in Via Mataiano fino ad arrivare al borgo di Bellavista. Da qui a destra si prosegue per l’anello mentre, andando diritto, è possibile raggiungere alla deviazione per il comune di Scandiano (Case Figno, Jano) nei pressi di Casa Mataiano. Questo tratto di sentiero è accessibile soltanto per cicli e pedoni. La prosecuzione per Ca’ Campogrande è riservata ai soli pedoni. Il percorso ad anello prosegue dal borgo di Bellavista tra il fresco del bosco e il margine dei campi. Dove la vegetazione si dirada è possibile godere di numerosi punti panoramici sulla vallata del Torrente Lodola. Giunti sul crinale panoramico che da Santa Margherita porta in direzione Ca’ del Vento l’orizzonte ci mostra i rilievi del nostro Appennino. Prima di arrivare a Ca’ del Vento il sentiero devia nuovamente nel bosco dove è possibile scegliere se scendere a destra per Colasino, Casa Granata, Borzano o se proseguire a sinistra in direzione Giareto. Arrivati a Giareto si prosegue lungo Via Franchetti dove nel primo tratto di questa sulla nostra sinistra è possibile deviare in direzione di Montericco e da qui giungere prima a Casa Scaparra, poi fino all’omonimo castello. Per chi prosegue la discesa sulla Via Franchetti incontrerà Ca’ Speranza, e dopo un paio di tornanti costeggerà l’affioramento dei Gessi Messiniani sul perimetro che lascia alla destra dell’escursionista la Dolina del Pomo. In questo punto ci troviamo sopra al sistema carsico Ca’ Speranza – Tana della Mussina. Proseguendo la discesa in Via Franchetti si giunge presso l’edificio della Bicocca dove al margine destro della strada è possibile osservare un esemplare di Olivo. Fatti altri 250 m ci troviamo sulla nostra destra un bellissimo e longevo esemplare di Azzeruolo (Crataegus azarolus) (Altezza 12 m e diametro del tronco 0,35 m; tutelato dal DPGR 79/91). Terminata via Franchetti si prosegue a sinistra in via Chierici dove è situato il Centro di Educazione Ambientale.

Tempo di percorrenza: 4 ore e 30 minuti.
Descrizione:  L’itinerario si sviluppa prevalentemente lungo carreggiate e sentieri, soltanto il primo tratto da Borzano al Borgo di Bellavista è su strada asfaltata.
Dislivello: 372 m
Lunghezza: 12 Km
Segnaletica: Il percorso ad anello, presenta segnaletica bianco rossa e frecce con indicazioni direzionali.
Difficoltà: Percorso facile, in parte sconsigliabile nei periodi piovosi a causa della natura argillosa del substrato in alcuni tratti.