Trecentocinquanta alunni delle scuole albinetane hanno partecipato ieri mattina a “Radici di Amicizia”. L’iniziativa, che si è svolta nel parchetto di via Grandi, ha dato il via alla due giorni di celebrazioni per ricordare i 110 uomini che, nella notte tra il 26 e 27 marzo del 1945, presero parte all’operazione “Tombola” e i cinque soldati tedeschi che, tra il 26 e il 27 agosto del 1944, vennero giustiziati dal loro comandante perché scoperti a passare informazioni ai partigiani.
I piccoli studenti hanno messo a dimora diverse piante che rappresentano coloro che 72 anni fa lottarono e morirono per la libertà. Per ricordare chi partecipò con coraggio all’operazione militare sono stati scelti gli alberi. Il motivo è che essi rappresentano il simbolo della vita per antonomasia.
All’evento hanno partecipato la staffetta partigiana Giovanna Quadreri “Libertà” e i figli del paracadutista irlandese Frank Mulvey. Fu lei che soccorse e portò in salvo il militare ferito durante l’attacco al quartier generale tedesco di Villa Calvi. Era presente una delegazione di Treptow- Köpenick, distretto berlinese gemellato con Albinea, che ha donato un gelso bianco arrivato direttamente dalla Germania.
Il suono del flauto di Stefano Carnevali ha dato il via all’iniziativa. Dopo il saluto del sindaco Nico Giberti, sono intervenuti l’assessore alla Scuola Mirella Rossi, il presidente della sezione albinetana dell’Anpi Simone Varini, una delegazione di Treptow-Kopenick, e la presidente del Comitato gemellaggi Stefania Manenti. In conclusione è stata letta una poesia composta dall’albinetana Maria Rosa Barani e gli alunni hanno intonato una canzone.
“Con il gesto simbolico, la messa a dimora di piante nel parco urbano Peep celebriamo la ricorrenza del ventesimo anniversario del gemellaggio con Treptow-Kopenick – ha spiegato il primo cittadino di Albinea – Oggi, con gli alunni delle scuole, abbiamo scelto l’albero come simbolo di pace, rispetto della vita e avvicinamento e collaborazione fra i popoli, in un’ottica di apertura agli importanti e inevitabili cambiamenti sociali in atto. Vogliamo in questo parco ricordare tutti coloro che, pur di diverse nazionalità, ma uniti da uno stesso spirito di libertà e speranza di pace, hanno contribuito e partecipato alla disfatta del comando nazista. Lo facciamo per far rivivere nell’immaginario collettivo un patrimonio di memoria che non deve andare perduto. In quest’ottica – ha concluso il sindaco – deve essere vista quest’area verde, che diventerà un luogo di riflessione per radicare nei cittadini e nei loro figli l’idea di amicizia”.
Hanno collaborato all’iniziativa, realizzata anche grazie al contributo di Iren, le scuole dell’istituto comprensivo di Albinea, le scuole di infanzia “Il frassino” (comunale) e “San Giovanni Bosco” (Fism), il centro educativo pomeridiano “Rondine azzurra”, Albinea Casa Insieme, il Comitato per i gemellaggi, il Ceas, Istoreco e Anpi Albinea.