Si è chiusa la rassegna Aperti Nonostante con 11 incontri per liberare la cultura e dare una mano a un settore particolarmente colpito dalla pandemia

Undici operatori della cultura coinvolti, altrettanti incontri andati in scena sulle piattaforme on-line di biblioteca e Comune, 4650 euro investiti e molte proposte di arricchimento che hanno spaziato dalla letteratura, al cinema, passando per il teatro. Tutto questo è stata la rassegna “Aperti nonostante”, pensata dal Comune di Albinea e dalla biblioteca Pablo Neruda per aprire una finestra sul mondo, anche in un momento di chiusure obbligate dovute al Coronavirus e per dare voce agli operatori della cultura reggiana fortemente penalizzati dalle restrizioni dei recenti Dpcm.

Dal 10 dicembre al 25 febbraio Albinea ha ospitato Valentina Tosi, attrice e danzaterapeuta dell’associazione Istarion; Andrea Reverberi, performer e chef di Food Ensemble; Laura Pazzaglia, attrice e progettista culturale; Monica Morini, autrice, attrice e regista del teatro dell’Orsa; Graziano Montanini, operatore culturale del Cineclub Peyote ed estAsia cinema d’oriente; Fabio Menis, attore e doppiatore della Compagnia Il Fortunale di Reggio Emilia; Marco Maccieri, attore e co-direttore artistico di MaMiMò; Linda Eroli, organizzatrice teatrale dell’Associazione 5T; Ilaria Carmeli, regista del teatro del Cigno; Erica Boretti, titolare del cinema Apollo di Albinea e Valerio Angelucci, attore della compagnia teatrale “I Prorompenti”.

Gli ospiti hanno offerto i loro consigli di lettura o visione di film che, nel caso non fossero già presenti in biblioteca, sono stati tutti acquistati e messi a disposizione degli utenti.

Il patrimonio della Pablo Neruda si è così arricchito di titoli frutto della consulenza preziosa e qualificata di professionisti del settore.

“Questa rassegna è stata l’occasione che il Comune ha voluto cogliere per testimoniare la sua vicinanza concreta a una categoria, gli operatori del cinema e del teatro, che più di altre sta soffrendo in questa fase emergenziale. La cultura è nutrimento ed è un bene primario che va difeso e sostenuto – spiega il sindaco e assessore alla Cultura Nico Giberti – Purtroppo con la pandemia sono stati annullati alcuni eventi culturali programmati durante l’arco del 2020. Per questo motivo erano avanzati fondi che sarebbero finiti in economia. Abbiamo quindi deciso di conservarli nei capitoli delle iniziative culturali e ci siamo domandati come potevano essere reinvestiti nel comparto. Nel fare ciò – prosegue il primo cittadino – Abbiamo riflettuto sul fatto che gli operatori della cultura, quelli legati ad associazioni o privati del settore, sono stati tra i più colpiti dalle chiusure di cinema e teatri. Così abbiamo pensato che con quelle risorse, anche se contenute e commisurate alle forze del nostro Comune, potevano dar vita ad altre iniziative culturali, non in presenza, e che questo gesto avrebbe potuto far sentire a questi professionisti la nostra vicinanza. Si tratta di un segno di attenzione, un piccolo sostegno e un modo per riconoscere il valore della loro professionalità e la necessità di fare cultura. Così abbiamo chiesto loro di mettere le conoscenze al servizio dell’arricchimento della biblioteca, chiusa anch’essa. I loro consigli attiveranno così un dialogo tra saperi, che anche in futuro vorremmo tenere operativo. Continueremo a chiedere i loro consigli di lettura e visione”, conclude Giberti.