“Siamo una grande famiglia di amici”. Rispondono così gli utenti, i volontari e gli educatori quando chiedi loro di dare una definizione del Sap. “Quando ci incontriamo ci divertiamo, impariamo sempre cose nuove l’uno dall’altro e ci aiutiamo a vicenda”, spiegano proseguendo nella descrizione del motivo per cui ogni uscita di gruppo è diventata un appuntamento irrinunciabile.
In realtà stiamo parlando di un preziosissimo servizio del Comune di Albinea, nato 14 anni fa, gestito dalla Cooperativa sociale “Il Piccolo Principe”, che si rivolge ai ragazzi diversamente abili per offrire occasioni di relazione e amicizia, promuovendo la loro autonomia e autosufficienza. Oggi del Sap fanno parte 17 ragazzi, due educatori e ben 26 volontari. Ogni mese viene stilato un calendario di iniziative che abbracciano un largo spettro di attività: dallo sport al tempo libero, dalle uscite a piccolo gruppo (biblioteca, spesa, progetti per l’autonomia), a giochi (tombolate), gite e vacanza estiva al mare.
“Il Sap vuole essere un progetto della comunità per la comunità: un progetto di inclusione a tutti i livelli, dove l’opportunità dell’incontro è lo strumento che permette alla relazione di realizzarsi – spiegano gli educatori della Cooperativa “Il Piccolo Principe” – Il grande numero di volontari, il loro incredibile impegno e coinvolgimento permette di realizzare tutto questo. Ciascuno mette in campo competenze, amicizia e tempo: il gioco è fatto”.
Ma non è finita qui perché per il Sap il 2017 è stato un anno pieno di bellissime novità e di progetti ben riusciti.
LA SQUADRA DI CALCETTO
Quest’anno, per la prima volta, il Sap Albinea ha preso parte al campionato regionale di calcetto misto Csi. La squadra albinetana era formata da cinque ragazzi e volontari. Per l’occasione è stata creata una vera e propria muta di maglie granata e nera con la quale i giocatori sono scesi in campo e hanno affrontato le formazioni avversarie. Il campionato è iniziato a dicembre 2016 e si è concluso a fine giugno 2017. Sia in casa, e cioè alla palestra di via Grandi, che in trasferta, il Sap ha sempre potuto contare sulla presenza di un nutrito pubblico che ha sostenuto e incoraggiato i ragazzi. Incoraggiamento che di certo ha contribuito agli ottimi risultati ottenuti, visto che gli albinetani si sono piazzati al secondo posto nella classifica generale e al primo in quella stilata in base ai rigori segnati al termine delle partite.
L’esperienza però è stata vincente al di là dei risultati. I ragazzi hanno consolidato uno spirito di squadra che già li contraddistingueva e hanno avuto modo di conoscere altriamici con cui sono rimasti in contatto. Giocare a calcetto è stato utile, oltre che dal punto di vista fisico, anche per recuperare lo spirito più puro dello sport: lo stare insieme e divertirsi senza esasperati agonismi. Una bella lezione che sarebbe utile imparare anche su palcoscenici più blasonati…
LETTURE A SCUOLA
L’idea di dar vita al progetto “Il Sap nelle scuole” nasce alcuni anni fa, su proposta della sorella di uno dei ragazzi, ma soltanto nel 2017 questa iniziativa ha visto la luce. Ma in cosa consiste? In pratica i ragazzi che frequentano il servizio, prima si preparano e poi e arrivano a mettere in scena, di fronte agli alunni, una fiaba. Gli obiettivi e i benefici dell’iniziativa sono molteplici, ma i più significativi sono senza dubbio liberare i bambini dai pregiudizi sui disabili, dare la possibilità ai ragazzi del Sap di mettere in pratica quello che hanno imparato durante i corsi di teatro e favorire l’integrazione tra persone.
Il percorso per arrivare alla lettura parte con la scelta della fiaba in biblioteca, prosegue con la divisione dei ruoli (lettore, attore e musicista) e con una serie di prove. Quest’anno “Il Sap nelle scuole” ha scelto la fiaba “Biancaneve”ed è “andato in scena” con successo il 7, 14, 21 e 28 marzo alla scuola comunale dell’infanzia “Il Frassino”. Sono state due le classi coinvolte, composte da bimbi di 4 e 5 anni. Nei giorni successivi ai piccoli è stato chiesto di sviluppare, attraverso il disegno, le emozioni che avevano provato durante la lettura della fiaba, con particolare riferimento alle sensazioni di amicizia, paura, fiducia e amore. Conclusa questa fase i bambini hanno regalato le loro opere ai ragazzi del Sap che hanno dimostrato di apprezzare molto il dono.
L’esperienza si è ripetuta il 9 maggio alla scuola dell’infanzia parrocchiale “Don Bosco” di Borzano con una location molto suggestiva: la favola infatti è stata letta e messa in scena in un bosco.
“Il primo anno del progetto ha dato a tutti noi grandi soddisfazioni – spiegano gli educatori e i volontari – i bambini e i nostri ragazzi ora si conoscono e si salutano. Hanno imparato a divertirsi insieme. Speriamo per l’anno prossimo di poter portare questa esperienza al livello successivo e cioè alle scuole elementari e medie”.
IL FILM
Non solo calciatori e lettori, ma anche attori… Il gruppo del Sap quest’anno hanno davvero voluto fare le cose in grande. Ed ecco che dalla fantasia di volontari ed educatori, e dall’impegno dei ragazzi è nato addirittura un film che è stato proiettato, con tanto di standing ovation e applausi a scena aperta, il 6 giugno al cinema Apollo di fronte a 180 spettatori. La proiezione si è ripetuta al Circolo di Bellarosa il 27 luglio.
“Volevamo creare qualcosa che ci rappresentasse; che mostrasse quello che facciamo e il rapporto che c’è nel nostro gruppo. Ci serviva un prodotto che potesse anche aiutarci a trovare altre persone disposte a spendere un po’ del loro tempo per aiutarci – spiegano – All’inizio ci eravamo un po’ bloccati cercando una trama. Poi a uno di noi è venuta l’idea di fare un film che parlasse di noi intenti a fare un film. Ci è sembrata un’ottima soluzione e abbiamo lavorato su questo filone. In questo modo i ragazzi compaiono sullo schermo in tutta la loro naturalezza e non hanno alcun copione da rispettare”.
Una volta individuato il “soggetto” è iniziato il laboratorio che ha visto impegnato il cast per due mercoledì di maggio e tre di giugno. Le location delle riprese della pellicola, della durata di 40 minuti, sono state la sala del Consiglio comunale di Albinea, piazza Cavicchioni, il parco dei Frassini e il Parco Fola.
Il risultato di tanto impegno è stato un prodotto ben confezionato: un film ‘leggero’ e divertente che riesce anche far commuovere e riflettere; una pellicola che ha trasportato lo spettatore all’interno di una famiglia di amici che si chiama Sap.