La chiesa di San Giovanni Battista al castello di Borzano riaprirà i battenti martedì 24 giugno 2025. Sono infatti terminati, dopo 8 mesi, gli interventi di recupero e consolidamento della costruzione; è stata rifatta la copertura e sono state realizzate delle sottofondazioni e dei rinforzi consolidanti dei muri.
I lavori, commissionati dalla parrocchia, hanno avuto un importo complessivo di 150mila euro, finanziati per 120mila tramite fondi Pnrr e 30.000 euro tramite contributo del comune di Albinea. Alla cifra si sono aggiunti anche 7mila euro di contributo della Fondazione Manodori.
L’edificio, dopo anni di chiusura a causa delle sue condizioni, potrà ora essere riaperto al pubblico e restituito alla comunità per la celebrazione delle funzioni religione in determinate occasioni e per visite dedicate.
La tradizione della Messa nel giorno di San Giovanni alla chiesa del castello ha origini molto antiche: nel 1600, quando è stata edificata la nuova chiesa nel centro di Borzano, fu decretato che quella particolare funzione dovesse essere mantenuta nella chiesa di San Giovanni al castello.
Il programma dell’inaugurazione, aperta a tutti i cittadini, prevede il ritrovo alle ore 17.30 nella piazzetta di Borzano da cui partirà una camminata a cura degli Amci del Cea di Borzano. In alternativa ci sarà un servizio navetta dal parcheggio del Circolo Anspi Il Monte di via Franchetti 3 per accompagnare le persone con difficoltà motoria alla chiesa. Alle ore 18.30 ci sarà l’inaugurazione degli spazi post lavori con le autorità e l’accompagnamento musicale del “Quartetto d’archi “Sivis” della scuola di musica Risonanze. Alle ore 19 verrà celebrata la Messa e il rientro è previsto per le ore 21.
L’ORATORIO DI SAN GIOVANNI BATTISTA
L’oratorio di San Giovanni Battista si trova sulla rupe gessosa a Borzano, su cui sono presenti anche i resti del castello dei conti Manfredi. Il luogo è particolarmente suggestivo da un punto di vista naturalistico per gli aspetti botanici che faunistici ed è caratterizzato geologicamente da un affioramento di roccia gessosa, tecnicamente denominata “rocce evaporitiche” che per la loro peculiarità e straordinario valore sono entrate a far parte, dalla fine del 2023, dei siti Unesco Patrimonio dell’Umanità.
L’edificio di culto e l’antistante sagrato sono di proprietà della parrocchia di Borzano. Da un punto di vista archeologico e storico questo edificio rappresenta uno scrigno il cui contenuto è stato soltanto in parte studiato e indagato. Non si conosce la sua origine e solo nel 1229, in un regesto vescovile (Saccani 1926 p. 19), compaiono i nomi dei primi due preti, Borello e Burchio da Borzano rappresentanti della chiesa .
L’AREA SEPOLCRALE
Il Gruppo archeologico albinetano ha effettuato scavi, sia all’interno che all’esterno della chiesa, per documentare il sepolcreto esistente. Le più antiche e particolari tombe, di tradizione orientale, contenevano sepolture datate al VII – VIII secolo, scavate accuratamente nella roccia gessosa, alla profondità di circa 30-40 cm. e caratterizzate dalla forma trapezoidale con rastremazione in senso longitudinale e il cosìdetto “alveolo cefalico” rotondo o quadrato per contenere la testa del defunto.
Tombe di questo tipo si trovano soltanto in siti rupestri e sono rare in Italia settentrionale. Il caso di Borzano è finora il secondo in Italia per numero di tombe che sono 23 di forma antropomorfa. In assenza di corredo è stato possibile datare i reperti ossei radiometricamente (R14).