Partiranno domani (domenica 23 luglio) verso casa i sette bambini sahrawi che hanno trascorso le loro vacanze ad Albinea nell’ambito del progetto “Jaima tenda-estate 2017”.
Il gruppo, di età compresa tra gli 8 e 10 anni, era composto 4 femmine e tre maschi. I ragazzi sono rimasti 18 giorni sulle colline reggiane ospiti delle famiglie che si sono offerte di accoglierli e regalare loro, oltre a tanto affetto e divertimento, anche una buona dose di normalità facendo vivere loro la quotidianità di una vita tranquilla della quale avrebbero tutti i diritti di godere anche in patria.
Giovedì sera si è svolto un incontro ufficiale tra il gruppo di bimbi, l’accompagnatore Mulaj, i responsabili del progetto “Jaima Tenda”, la presidente dell’associazione Jaima Sahrawi, la giunta di Albinea e alcuni consiglieri comunali. L’appuntamento è andato in scena nella sala del Consiglio gremita dai componenti delle sette famiglie albinetane ospitanti.
Dopo aver ringraziato tutti coloro che si sono impegnati per la riuscita del progetto il sindaco Nico Giberti ha parlato direttamente ai piccoli sarhawi, seduti attorno al tavolo nei posti abitualmente occupati dai consiglieri comunali: “Mai come quest’anno abbiamo avuto il piacere di ospitare un gruppo di ragazzi così unito e coeso. Siete stati davvero bravi e avete partecipato con passione alle tante iniziative in cui siete stati coinvolti. Vi siete aiutati a vicenda e siete riusciti a integrarvi con i bambini italiani con i quali siete stati fianco a fianco, ad esempio, nel campo estivo. E’ da questo vostro comportamento che anche certi adulti dovrebbero imparare il vero significato di integrazione – ha spiegato Giberti, che poi si è rivolto alle famiglie, sei delle quali erano alla prima esperienza di accoglienza – Mi fa piacere avere la conferma che nel nostro comune ci sono così tante persone che vedono nell’accoglienza, non un dovere, ma un’opportunità. Grazie a persone come voi Albinea ha dimostrato ancora una volta di avere un cuore grande”.
L’assessore alla Pace e Diritti Umani Mirella Rossi ha definito i sette piccoli come “ambasciatori di pace”: “Sono stati un modo per ricordarci che gli scambi nell’ambito della cooperazione internazionale sono una grande opportunità”, ha detto.
Anche i sahrawi hanno preso la parola per ringraziare dell’accoglienza ricevuta: “A casa nostra c’è un cielo bellissimo – ha detto uno di loro – vi aspettiamo per poter ricambiare la vostra ospitalità. Sperando che prima o poi potremo invitarvi da persone libere”.
Dopo aver guardato tutti insieme un filmato in cui scorrevano i momenti più belli dei giorni trascorsi dai piccoli ad Albinea, il sindaco li ha premiati uno ad uno consegnando loro una foto ricordo.
La serata si è conclusa con una grande cena offerta dal comune che si è svolta al circolo Bellarosa.