Covid-19: Che cosa si può fare da oggi in Emilia-Romagna e le novità in base all’ultimo Dpcm del 26 aprile 2020

Che cosa si può fare da oggi in EMILIA-ROMAGNA

Da tenere sempre presente per ridurre le possibilità di contagio la necessità del principio distanziamento sociale.

In base all’ordinanza del Presidente della Regione Emilia-Romagna numero 69 del 24 aprile 2020

ASPORTO

Riammessa la vendita di cibo da asporto (take away) da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e da parte di attività artigianali (ad esempio rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio), ma solo dietro ordinazione on-line o telefonica, consentendo nel locale la presenza di non più di un cliente dentro il locale. L’ordinazione non potrà in alcun modo essere consumata sul posto.

TOLETTATURA

Via libera all’attività da parte degli esercizi di toelettatura degli animali di compagnia, per appuntamento, utilizzando i mezzi di protezione personale e garantendo le distanze di sicurezza.

ATTIVITÀ PRODUTTIVE E CANTIERI

– In base alla comunicazione dei ministri Roberto Speranza (Sanità), Stefano Patuanelli (Sviluppo economico) e Paola De Micheli (Trasporti) alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, nella quale forniscono l’interpretazione autentica su quali siano le attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale, sono da ritenersi autorizzate fin da subito:

le imprese e i distretti del settore manifatturiero la cui attività sia rivolta prevalentemente all’export e le aziende del comparto costruzioni per i soli cantieri di opere pubbliche su dissesto idrogeologico, edilizia scolastica, edilizia residenziale pubblica e penitenziaria.

Cosa si potrà fare a partire dal 4 maggio 2020

 In base al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020 

 SPOSTAMENTI

Saranno consentiti, all’interno della Regione, solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute, ma si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti (sul significato puntuale di “congiunti” aspettiamo le precisazioni del Governo). Per andare in un’altra Regione bisognerà invece avere comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza, ovvero motivi di salute.

AUTOCERTIFICAZIONE

L’autocertificazione resta necessaria per almeno due settimane.

PARCHI E SPORT ALL’APERTO
Possibilità di passeggiate individuali, anche lontano dalla propria abitazione, purché a distanza di almeno un metro dagli altri.

Parchi, ville e giardini pubblici riapriranno su tutto il territorio nazionale, ma le aree attrezzate per il gioco dei bambini resteranno chiuse, e i sindaci potranno attuare restrizioni. La distanza minima per l’accesso ai parchi sarà di un metro. Sarà possibile praticare attività sportiva individuale nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno due metri.

MESSE E FUNERALI
Si potranno celebrare i funerali, preferibilmente all’aperto, purché alla funzione non prendano parte più di 15 persone con mascherine e rimanendo a distanza.

L’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto della dimensione dei luoghi.

No alla celebrazione di altre cerimonie sia religiose (funerali a parte), che civili.

CONSIDERAZIONI FINALI

Se l’andamento epidemiologico dovesse continuare a essere positivo,  la Regione Emilia Romagna chiederà al Governo di rivedere i tempi e le modalità di riapertura di quegli esercizi commerciali e di quelle attività (negozi, bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti, palestre, ecc.) che oggi, sulla base delle scadenze indicate ieri, vedono davanti a sé date ancora troppo lontane per la loro ripartenza, compresi i settori del turismo e della cultura. Così come indicazioni chiare dovranno arrivare su scuola e servizi per l’infanzia: a famiglie e genitori devono essere garantiti sostegno e servizi, soprattutto nel momento in cui si apprestano a poter tornare al lavoro.