Casa Cervi: tanti cittadini all’inaugurazione della zona benessere (fotogallery)

Sono stati tanti gli albinetani che hanno partecipato, sabato scorso, all’inaugurazione del centro benessere, composto da due sale attrezzate e una palestra, nel centro polifunzionale per anziani Casa Cervi.

La mattinata si è aperta con il saluto della presidente della Cooperativa sociale “Albinea Insieme Casa Cervi Luigi” Tiziana Tondelli.  A seguire l’equipe della struttura ha illustrato “riedu-care”, un progetto rivolto agli ospiti e ai cittadini, con l’obiettivo principale di creare un’area benessere in grado di favorire migliori condizioni psico-fisiche all’anziano, il recupero delle autonomie perse e di promuovere la conoscenza e la socializzazione.

Poi è stato il turno dell’intervento di don Giovanni Nicolini, il “prete dei poveri” che ha approfondito i temi della solidarietà, del prendersi cura dell’altro e dell’amore verso il prossimo. Medicine efficaci, secondo don Nicolini, per contrastare la paura più grande di tutti gli esseri umani: la solitudine. Ed è proprio grazie a luoghi come Casa Cervi che si riesce a migliorare la

qualità globale di vita, anche attraverso i momenti di incontro e la socializzazione. Un altro vantaggio proprio di luoghi come la struttura di via Togliatti è rappresentato dalle attività che si svolgono al suo interno, attraverso le quali gli anziani hanno la possibilità di mantenere o potenziare le loro capacità fisiche residue.

Prima del taglio del nastro ha preso la parola Gianni Borghi, presidente della fondazione Pietro Manodori, il cui contributo è stato determinante per aprire il centro benessere: “Da qualche anno ad Albinea abbiamo una casa per tutti, non solo per gli operatori e per le persone che ospita. Casa Insieme è nata con l’intento di offrire servizi per la popolazione anziana, in continuità con la vita familiare. – ha detto Borghi – Uno stile che è diventato, nel tempo, espressione di una grande umanità che ha contagiato e coinvolto tutta la nostra comunità. Le strutture e le attrezzature sono costantemente aggiornate e sono organizzate e funzionali, ma quello che contraddistingue Casa Insieme è l’accoglienza, l’apertura verso l’esterno, l’estrema disponibilità verso ogni persona che viene ospitata e che per motivi diversi frequenta gli ambienti. I servizi si sono differenziati e di pari passo è cresciuto l’impegno degli operatori e dei numerosi volontari che ogni giorno contribuiscono a mantenere alto il livello del Centro Diurno, della Casa Protetta, degli appartamenti assistiti e del nuovo Centro Benessere. La Fondazione Manodori – haproseguito il presidente – ha quindi riconosciuto la validità e l’importanza di questa iniziativa ed ha contribuito alla realizzazione dell’edificio principale e all’installazione di apparecchi specifici per la cura e l’assistenza. Come albinetano, sono particolarmente orgoglioso di come questa realtà venga vissuta come la ‘casa’ di tutta la comunità e dell’ampio coinvolgimento del Comune, della parrocchia e, soprattutto, di tutti i cittadini. Credo – ha concluso Borghi – che questa collaborazione costante sia stata e sia fondamentale per la nostra vita sociale e per il benessere degli ospiti e delle loro famiglie. È anche il segno di una comunità coesa, che opera con intenti comuni per obiettivi condivisi. Casa Insieme è un esempio, una testimonianza di come si possa operare nel sociale con estrema professionalità e con profondi valori umani”.

Lo stesso Borghi, insieme al sindaco di albinea Nico Giberti, e al parroco don Gigi Lodesani, hanno tagliato il nastro della nuova area. Erano presenti all’evento anche in vice sindaco Mauro Nasi, l’assessore alle Politiche alla Persona Roberta Ibattici e la parlamentare Antonella Incerti.