Cambio alla guida del Centro polifunzionale per anziani “Casa Cervi”: dopo sei anni Elena Cipelli lascia il posto a Monica Vaccari

Dopo sei anni cambio alla guida del Centro Polifunzionale per anziani Casa Cervi: ad Elena Cipelli è succeduta la dottoressa Monica Vaccari, psicologa, scelta dal Cda della struttura e già in carica da gennaio 2023.

Questa mattina la dottoressa Cipelli è stata ricevuta in Comune dal sindaco Nico Giberti e dall’assessore al Sociale Roberta Ibattici. L’amministrazione ha voluto ringraziare di persona l’ex direttrice per “la grande professionalità, impegno, umanità e per il contributo significativo offerto al benessere degli anziani e delle loro famiglie”. Queste le motivazioni scritte sulla pergamena che Cipelli ha ricevuto dalle mani del primo cittadino.

“Grazie per il pezzo di strada che abbiamo compiuto insieme – ha detto Giberti – attraversando un momento delicato e drammatico come la pandemia e la conseguente gestione del Centro durante il Covid. Elena è stata protagonista in prima linea in quella che è stata un’attraversata del deserto e ha saputo compierla con professionalità e grande sensibilità”.

“Quelli della pandemia sono stati anni difficili e faticosi. Bisognava rimanere lucidi in un momento in cui non era semplice farlo, ma non mi sono mai sentita sola in questo percorso – ha detto Cipelli – Tutti abbiamo fatto la nostra parte insieme agli operatori e agli infermieri. Ricordo che per 60 giorni, quelli più critici, tutti i giorni abbiamo comunicato con le famiglie attraverso post sul nostro profilo Facebook. Volevamo far capire che c’eravamo e stare accanto alle famiglie. Ho sempre lavorato nell’ottica dell’umanizzazione delle cure e l’esperienza alla guida di Casa Cervi mi ha permesso di crescere molto”.

“Tra i grandi meriti di Elena, alla guida di Casa Cervi, ci sono la grande professionalità nelle relazioni istituzionali e l’aver operato, nello spirito con cui la struttura è nata, nella consapevolezza che i servizi debbono sviluppare relazioni forti con la comunità in cui si trovano. Questo sguardo largo si è tradotto in tanti progetti e collaborazioni con associazioni e altre realtà del territorio, arricchendo di esperienze la vita degli anziani che abitano la casa e rendendola un luogo aperto. – ha detto Ibattici – Oltre al grande impegno e coraggio dimostrato durante i due anni di pandemia, che sono stati per anziani, famiglie e operatori molto complicati, tra chiusure e riaperture”.