Titolare la Sala del Consiglio Comunale di Albinea alla figura di Nilde Iotti significa onorare il ricordo di una illustre cittadina del territorio reggiano che ha portato le tematiche dei diritti delle donne all’attenzione nazionale e internazionale. Queste le ragioni fondanti che hanno ispirato il Consiglio Comunale nell’approvare, all’unanimità, la titolazione della Sala Consiliare di Albinea a Nilde Iotti.
“È stato un momento molto significativo per la nostra comunità. Che il luogo più significativo dal punto di vista istituzionale della Casa Comunale venga dedicato ad una persona dello spessore di Nilde Iotti è una grandissima soddisfazione e emozione. Ringraziamo la Presidente della Fondazione Nilde Iotti, Livia Turco, che ci ha regalato una vera e propria lectio magistralis sulla memoria di Nilde. È stato davvero significativo che questa lectio sia stata fatta davanti a tanti giovani consiglieri comunali. Chi fa politica oggi deve avere come riferimento lo spessore etico, morale, il rispetto della Costituzione, l’approccio serio e profondo rispetto al fare politica che ha avuto Nilde Iotti.
Sono molto soddisfatto inoltre che la titolazione sia stata votata all’unanimità in sede di Consiglio Comunale. Un riconoscimento unanime che fa onore alla democrazia. Infine ringrazio Antonella Incerti membro del cda della Fondazione Nilde Iotti per aver sollecitato e portato avanti con noi questa titolazione”
Grande commozione infine per il reading “Nilde e noi” di Laura Pazzaglia che ha emozionato tutti i presenti ripercorrendo alcuni momenti storici delle battaglie più importanti di Nilde Iotti per le donne.
Leonilde Iotti detta Nilde è stata la prima donna a ricoprire la terza più alta carica dello Stato come Presidente della Camera dei Deputati, ma il primato per cui è conosciuta ancora oggi è quello di essere stata deputata ininterrottamente dalla prima alla tredicesima legislatura.
Madre fondatrice della Repubblica italiana, combattente della resistenza durante la seconda guerra mondiale, Leonilde “Nilde” Iotti è diventata una figura di primo piano del partito comunista italiano (PCI) che si è battuta strenuamente per i diritti delle donne. Fervente sostenitrice di un’Europa equa e paritaria, ha portato con decisione la battaglia per il suffragio universale a livello europeo.