Una risorsa per Albinea: gli uomini della Protezione Civile

Intervengono quando il territorio è minacciato. Pioggia, terremoti, allagamenti e neve non li fermano. Riescono a coordinarsi ed essere sul posto con grande rapidità: sia nel caso quel luogo sia vicino, che lontano. Quello che li unisce è il desiderio di aiutare gli altri e il farlo senza chiedere nulla in cambio. Stiamo parlando della Protezione Civile di Albinea, associazione che compie 21 anni e può contare su una squadra compatta ed efficiente composta da 45 volontari. Hanno a disposizione mezzi e attrezzature con le quali svolgono egregiamente i compiti che vengono affidati loro dal coordinamento provinciale. Sono stati protagonisti in situazioni davvero molto complicate: una su tutte il terremoto in centro Italia nel 2016.

Abbiamo intervistato due membri della Protezione Civile di Albinea: il presidente Domenico Ganassi e il suo vice Leonardo Napoli. Il primo è in forza all’associazione dal 2005; il secondo dal 2007.

Come e quando è nata la vostra associazione?

Nel 1992 venne emanata la legge 226, che istituiva l’organo della Protezione Civile nazionale. Di conseguenza, nel 1997 nacque la nostra associazione apolitica e apartitica che ebbe origine da un gruppo di radiocomunicazioni. Fin da allora rispondiamo alle chiamate del coordinamento provinciale, inserito nell’Agenzia Protezione Civile regionale, che a sua volta è subordinata al Dipartimento Nazionale.

Questo tipo di organizzazione cosa comporta?

Comporta la suddivisone degli interventi in cui siamo impegnati in tre categorie: A, B e C. Si tratta rispettivamente di operazioni a livello comunale, regionale e nazionale. Le nostre uscite possono comprendere incendi boschivi, terremoti e assistenza ai terremotati, ricerca di persone con unità cinofile, interventi per rischi di tipo idraulico e idrogeologico. Siamo inoltre impegnati in esercitazioni, simulazioni e collaborazioni con il Comune e i suoi eventi.

Recentemente quali sono state le operazioni più rilevanti in cui siete stati coinvolti?

Negli ultimi mesi siamo intervenuti nell’emergenza del torrente Enza a Lentigione, nello straripamento del Rio Lavezza ad Albinea e a Quattro Castella per l’esondazione di un torrente. Inoltre siamo chiamati ad agire in caso di eccessive nevicate e gelicidio.

Che caratteristiche deve avere una persona per diventare volontario di protezione civile?

Oltre alla maggiore età e a frequentare un corso base di ingresso, per far parte della nostra associazione occorre possedere una forte volontà di assistere le persone e un grande spirito di dedizione e sacrificio. Ma le soddisfazioni che otteniamo sono impagabili; per conferma a queste parole chiedere ai nostri volontari. La bellezza del nostro lavoro sta nell’aiutare spontaneamente il prossimo, nel proteggere e conservare la nostra terra assicurando a tutti una vita più civile e solidale.

(L’intervista che trovate in questa pagina è stata realizzata da Riccardo Fontanesi)