E’ stato approvato all’unanimità dal Consiglio dell’Unione Colline Matildiche, riunito nella splendida cornice del Castello del Bianello la sera del 2 luglio, il “Piano strategico 2025-2029 chiamato “Orizzonti comuni”.
Si tratta di un documento di indirizzo strategico realizzato dopo un percorso di dialogo partecipativo, che ha coinvolto le rappresentanze politiche dei Consigli e delle Giunte dei tre Comuni dell’Unione (Albinea, Quattro Castella e Vezzano sul Crostolo), il personale tecnico e amministrativo e una rete di soggetti della società civile definiti “antenne del territorio”, che collaborano con gli enti locali.
Il percorso si è concretizzato in tre incontri che si sono svolti in aprile e maggio con l’alternanza di sessioni di lavoro in piccoli gruppi e momenti plenari. A tal fine, è stato costituito un gruppo di progettazione composto da rappresentanti dei tre Comuni, Francesco Nasi (Albinea), Luca Corradini (Quattro Castella) e Paolo Francia (Vezzano sul Crostolo), con la facilitazione di Giovanni Mazzoli in qualità di consulente esterno.
Obiettivo? Stimolare il confronto e la costruzione condivisa delle proposte ritenute più importanti.
Il documento che ne è scaturito è una mappa di indirizzo per le politiche dei prossimi anni dei Comuni e offre un indirizzo politico all’Unione, che non ha per legge un sistema di mandato di democrazia diretta come hanno i singoli comuni.
Partendo da un’analisi sulla situazione attuale, il piano passa ad analizzare le priorità nell’ottica di un sistema trasversale, che supera le tradizionali compartimentazioni. Il ragionamento è partito dalla considerazione che il benessere dei cittadini debba svilupparsi su due valori guida trasversali: sviluppo di comunità (rafforzare il legame tra cittadini e Unione in modo che si possa intercettare la stragrande maggioranza della popolazione che sfugge ai canali tradizionali di accesso ai servizi) e welfare culturale (ruolo della cultura come leva per il benessere collettivo). Valori che attraversano tutte e 6 le aree tematiche prese in considerazione: comunicazione, giovani, promozione del territorio, servizi alla persona, sicurezza e trasporto.
All’interno della aree di lavoro gli obiettivi individuati sono stati: ascoltare i bisogni del territorio e non solo farsi capire, ma anche saper farsi ascoltare attraverso una comunicazione efficace (non trascurando la comunicazione fisica ai danni di quella digitale); creare una rete tra le varie realtà giovanili che operano sui tre territori e dare loro spazi fisici adeguati in cui possano collaborare e creare relazioni; costruire l’identità dell’Unione attraverso la promozione del territorio grazie a un maggiore coordinamento, alla definizione di un calendario unico degli eventi e a una promozione congiunta verso l’esterno che esalti il paesaggio, le attrazioni turistiche, i percorsi naturalistici e i sentieri nella natura. In questo caso il lavoro più importante da svolgere sarà però quello rivolto verso l’interno e consisterà nel coinvolgere attivamente le associazioni, i cittadini e gli operatori economici nella costruzione di una visione comune e nella sua comunicazione. Il tutto puntando più sulla “qualità” degli eventi proposti che sulla “quantità”.
Discorso molto importante è stato quello dedicato ai Servizi alla Persona. L’Unione può contare su un’importante rete di Servizi: 12 strutture sanitarie di cui 3 per anziani, 3 per famiglie e minori, una per giovani, una per disabili, due miste e una per le cure e il fine vita. I medici di base sul territorio sono 18: uno ogni 1.500 dei 26.509 abitanti totali. In quest’ottica un ruolo di primo piano lo gioca la Casa della Comunità, vero fulcro di questo sistema di welfare. Con 44 lavoratori e 9 servizi attivi, la struttura di Puianello è un nodo fondamentale per l’integrazione sociosanitaria nella quale coesistono 2 punti di contatto con il cittadino (Pua e Cup), 2 servizi infermieristici, 4 servizi medici e 3 aree sociali.
Nel documento di programmazione è emersa la necessità di potenziare l’assistenza domiciliare agli anziani con l’obiettivo di posticipare l’ingresso nelle strutture residenziali. Allo stesso tempo le politiche dei prossimi 5 anni si concentreranno sulla costruzione di percorsi di autonomia, anche per persone con disabilità, attraverso soluzioni abitative flessibili e personalizzate. Inoltre dagli incontri propedeutici è emersa la necessità, poi trasferita nero su bianco nel piano, di aumentare i posti nelle strutture per anziani, rafforzare i servizi di trasporto per persone disabili e ridurre le barriere architettoniche sul territorio.
Sulla sicurezza stradale e la prevenzione della microcriminalità, altra area tematiche del piano, è previsto il rafforzamento della Polizia Locale e il tentativo di andare incontro alle richieste dei cittadini che chiedono di poter instaurare un contatto diretto con una “polizia di prossimità”, che sia valido non solo in caso di bisogno, ma anche nella quotidianità. Rispetto a un altro tema di sicurezza, quella ambientale, è stata sottolineata la necessità di un migliore coordinamento tra i vari attori coinvolti nella gestione delle emergenze.
Infine molto importante è risultato essere il potenziamento del trasporto pubblico in particolare lungo l’asse Quattro Castella – Borzano e nei collegamenti verso Reggio.