Mappa dei luoghi della memoria del ‘900

1 ) “Museo” delle Storie che pesano e Targa dedicata alla Liberazione

Piazza Cavicchioni

https://maps.app.goo.gl/LyfpAENYzHMJjDHYA

Il “Museo” più piccolo del mondo è situato nella piazza principale di Albinea, di fronte al Municipio, ed è gestito da Pro Loco Albinea e Anpi Albinea. Raccoglie i cimeli databili a partire dall’ Unità d’Italia. La maggior parte degli oggetti presenti è legata a vicende relative alla prima e alla seconda guerra mondiale, dalle vicende dei militari albinetani nella Grande Guerra, alla storia di Emilio Lodesani, primo aviatore di Albinea caduto durante la Prima Guerra mondiale, alle incredibili vicende belliche e post belliche degli eroi scozzesi, inglesi, irlandesi, italiani, russi, spagnoli di ‘Operazione Tombola (l’assalto al comando tedesco a Botteghe d’Albinea nel marzo del 1945), al sacrificio dei cinque tedeschi che dissero ‘no’ a Hitler otto mesi prima nello stesso luogo, alle storie degli aerei e aviatori americani caduti sulle nostre colline tra il 1944 e il 1945.

Su una parete laterale dell’edificio è collocata una targa in ricordo dell’arrivo dei partigiani e degli Alleati, tra cui il contingente brasiliano, in piazza Cavicchioni ad Albinea il 24 aprile. Raffigura i militari brasialiani dell’esercito alleato in arrivo in piazza a Fola su una camionetta insieme ai camion di partigiani della 26esima Brigata Garibaldi.

2) “Floor Vector of Memory” di Liberation Route Europe

Piazza Cavicchioni

https://maps.app.goo.gl/LyfpAENYzHMJjDHYA

Su una parete laterale dell’edificio “Museo” delle Storie che pesano è collocata il Floor Vector, un dischetto in acciaio che fa parte di una segnaletica della memoria europea, progettato dall’architetto Daniel Libeskind per la Fondazione Liberation Route Europe al fine di segnalare i luoghi legati alla Linea Gotica e alla progressiva avanzata degli Alleati.

“Liberation Route Europe” è un itinerario culturale che collega persone, luoghi ed eventi nelle principali regioni che si trovano lungo l’asse seguito dalle Forze Alleate nel 1943-1945 e mira a ricordare la liberazione dall’occupazione nazifascista e a riflettere sulle conseguenze di lunga durata della guerra. La storia della Liberazione di Albinea è inserita, grazie alla presenza del Vector, dentro un questo percorso internazionale della memoria.

I “Vectors of memory” sono stati pensati con l’idea di creare un monumento transfrontaliero di libertà, armonia e pace; una segnaletica che rispecchia in pieno la cultura architettonica di Libeskind. Come egli stesso ha dichiarato: “Questi segnavia sono una topografia della memoria. Funzionano come un punto nello spazio e nel tempo e collegano la storia della liberazione”.

3) Villa Rossi e la Lapide in memoria dei paracadutisti britannici e Villa Calvi

Via Chiesa, Botteghe

https://maps.app.goo.gl/2wEpg9aist124fCo6 (villa Rossi è uno degli edifici dell’agriturismo e acetaia Il borgo del Balsamico: https://maps.app.goo.gl/Mr9AnWGEm6v7MJ979 )

Sono i luoghi dove si sono verificati gli eventi più importanti ad Albinea durante la seconda guerra mondiale: l’uccisione dei 5 soldati tedeschi ribelli nell’agosto del ’44 e l’assalto dei SAS inglesi e dei partigiani al comando del 51° Corpo Alpino tedesco. Il primo evento si riferisce ad un caso di ribellione portata a termine da 5 militari tedeschi di stanza ad Albinea (Hans Schmidt, Erwin Bucher, Erwin Schlunder, Karl Heinz Schreyer e Martin Koch) conclusa con la loro fucilazione nei giorni 26/27 agosto 1944. L’ufficiale addetto alle comunicazioni Schmidt era originario del distretto berlinese di Treptow-Köpenick e su questo legame si fonda il gemellaggio che lega, dal 1997, Albinea e il distretto tedesco.

Il secondo evento è denominato “Operazione Tombola” è una operazione di commando eseguita il 27 marzo 1945 da un gruppo di paracadutisti inglesi del 2° SAS e da partigiani italiani e russi contro il comando tedesco situato a Villa Rossi e Villa Calvi. Presso Villa Rossi, accanto alla porta di ingresso, è collocata la lapide in marmo grigio che presenta i nominativi dei caduti in incavo. Nella parte alta essa è fregiata della figura di un paracadute, mentre nella parte bassa consta del motto del battaglione alleato a cui appartenevano i soldati inglesi che perirono nell’attacco notturno a Villa Rossi. L’inaugurazione dell’opera è avvenuta il 27 marzo 1946. Ricorda i tre paracadutisti inglesi uccisi dai tedeschi durante l’attacco del 1945: il tenente James Arthur Riccomini, il sergente Sidney Guscott e il caporale Stanley Bolden.

4) Sentiero partigiano dell’Operazione Tombola

Tragitto Vendina-Botteghe.

https://maps.app.goo.gl/sqEZ7sg8SwDsToVPA

Una camminata per ripercorrere i sentieri che nella notte tra il 26 e 27 marzo del 1945 portarono 110 uomini ad attaccare il Comando tedesco di Villa Rossi e Villa Calvi. All’epoca quelle strade nei boschi furono calcate da reparti britannici delle SAS e formazioni partigiane reggiane delle Brigate Garibaldi, “Gufo Nero” e battaglione Russo. Operazione Tombola fu il nome dell’operazione che distrusse il centro di comando tedesco a Botteghe interrompendo i contatti tra Berlino e la Linea Gotica.

5) Sentiero dei tulipani e Stele in memoria di Richard Cooley

Via Poiano

https://maps.app.goo.gl/Jm1ZNobioqttStzr5 (punto di partenza, poi percorrere tutta via Poiano fino a Botteghe)

Percorso ciclopedonale che si snoda lungo via Poiano. Nelle sue vicinanze precipitò un aereo americano durante l’ultima guerra mondiale: un P-38 il 12 maggio 1944. Nello schianto perse la vita il pilota americano di 24 anni Richard Arthur Cooley. Nel dopoguerra la madre di Richard visitò il luogo in cui era precipitato il figlio e, per non dimenticarlo, piantò dei tulipani nell’area dello schianto. Da questo gesto di pietà e commozione, da un’idea del ricercatore e giornalista reggiano Matteo Incerti, tragicamente scomparso prima di poter vedere diventare realtà il suo progetto, è nato, il 30 novembre 2022, il “Cammino dei tulipani” che è stato dedicato alla sua memoria.

Si tratta di un percorso, costeggiato da tulipani colorati, lungo il quale ogni anno viene organizzata una camminata per ricordare sia Matteo, che il pilota americano che ha perso le vita ai piedi della valle.

6) Muro di Berlino

Via Caduti per la Libertà (di fronte alla scuola primaria Renzo Pezzani: https://maps.app.goo.gl/fryWfTm7DctobjAh8 )

Davanti alle Scuole Primarie di Albinea è posizionato, fin dal 1999, un modulo del muro di Berlino, donato all’amministrazione di Albinea da parte del comune berlinese gemellato di Treptow-Köpenick, in segno di amicizia e come monito contro le guerre e per la pace tra i popoli. Le dediche che compaiono accanto al muro recitano: “L’Amministrazione e la comunità di Albinea a memoria della caduta del muro di Berlino e ad auspicio di un nuovo cammino di pace e di collaborazione tra i popoli”. “Il Distretto di Treoptow Kopenick (Berlino) consegna alla città gemellata di Albinea un pezzo dello storico muro che in modo così inumano ha diviso la città di Berlino dal 13 agosto 1961, che ha separato famiglie e amici tra loco, ed è diventato una trappola mortale per tanti che osavano la fuga dall’est all’ovest, prima che il 9 novembre 1989 iniziò a vacillare sotto la pressione del popolo interno e finalmente cadde definitivamente. Che questo pezzo possa onorare le vittime che hanno perso la loro vita presso il muro o nella striscia della morte e tutti quelli che sono stati detenuti in carcere per il loro desiderio di libertà. Che possa rappresentare un sostegno per tutti coloro che si impegnano per l’umanità e la tolleranza”.

Determinante per ottenere la parte di muro fu l’intercessione di Mario Crotti, storico e studioso della storia locale, che si adoperò a fianco dell’allora sindaco di Albinea Vilmo Delrio, per favorire i passaggi che consentirne l’arrivo e la definitiva collocazione. Fu lo stesso Crotti a recarsi  Berlino con un camion e a riportare il manufatto ad Albinea.

7) Cippo in memoria di Mario Simonazzi “Azor”

Via Caduti per la Libertà (di fronte alla scuola primaria Renzo Pezzani: https://maps.app.goo.gl/fryWfTm7DctobjAh8 )

Il monumento, dedicato alla memoria del partigiano Mario Simonazzi nome di battaglia “Azor” – dal febbraio 1945 vicecomandante della 76° Brigata SAP – era collocato in precedenza a Montericco, nei pressi della scuola primaria. In seguito fu trasferito a Fola di fronte alla scuola Renzo Pezzani. È una piccola colonna in pietra gessosa e presenta l’epigrafe in rilievo e la fotoceramica del caduto. Commissionato da un gruppo di amici di Azor.  L’inaugurazione risale al 1946.

8) Monumento “Mai più”

Piazza Caduti Alleati, Botteghe https://maps.app.goo.gl/YvwfzByMF8WdrrXQA

Si tratta di un’opera realizzata in pietra da Adriano Corradini. È stata inaugurata nel 1995, ed è stata definita dal Senatore P. E. Taviani “il più bel monumento alla Pace”. Commemora i 5 soldati tedeschi Hans Schmidt, Erwin Bucher, Erwin Schlunder, Karl Heinz Schreyer e Martin Koch, che furono fucilati dei loro commilitoni, nella notte del 26 agosto 1944 presso Villa Rossi e Calvi, per aver deciso di ribellarsi al nazifascismo. Tentarono di passare informazioni ai partigiani, ma furono scoperti e uccisi dai loro stessi compagni d’armi.

Costruita in marmo bianco di Cassino, la stele presenta una superficie parzialmente levigata. Nella parte bassa il monumento comprende la sagoma del paese, mentre nella parte alta un volo di colombe accompagna la sagoma di alcune frecce direzionali. Al monumento così progettato venne giustapposto in seguito un bassorilievo ovale in bronzo raffigurante la testa di un soldato tedesco, il cancello di Villa Rossi e un partigiano armato. L’epigrafe è riportata in lingua inglese, tedesca e russa.

9) Monumento ai Caduti di tutte le guerre

Piazza Cavicchioni  https://maps.app.goo.gl/VeMZSwh6KXjYdDeq5 (ora non è più una fontana, come indicato su Google, ma rimane l’obelisco)

È composto da una serie di formelle in bronzo ideate dagli alunni delle scuole medie di Albinea e applicate all’obelisco presente al centro di Piazza Cavicchioni a Fola di Albinea. In cemento e di forma esagonale, il monumento presenta sul lato centrale una lapide in marmo grigio con epigrafe in rilievo, mentre ai lati, intonacati e di colore arancione, sono applicati quattro bassorilievi in bronzo raffiguranti figure allegoriche di donne, bambini e animali, insieme ad altre simbologie che si richiamano alla fratellanza e alla pace tra i popoli. L’opera è stata commissionata dall’Amministrazione di Albinea e l’inaugurazione è avvenuta il 26 marzo 1988 e reca l’iscrizione “ALBINEA AI SUOI CADUTI / Per un mondo più giusto solidale senza guerre e violenza”.

10) Basamento del monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale

Parco dei Frassini “M. Hack” https://maps.app.goo.gl/sWHP2nu5un1N2JAU8

Si tratta di un basamento in granito con incise le parole “Albinea ai suoi caduti 1915-1918”, sulla cui sommità era posizionata una pregevole statua in bronzo raffigurante un fante (milite ignoto), opera dello scultore E. Prampolini. La statua venne requisita nel 1941 e fusa per ottenerne bronzo. Attualmente è posizionato nel giardino a sud della Biblioteca “P. Neruda”.

11) Monumento alla costituzione

Parco dei Frassini “M. Hack” https://maps.app.goo.gl/sWHP2nu5un1N2JAU8

Nel Parco dei Frassini è presente il monumento dedicato alla Costituzione Italiana realizzato dagli scultori Bertani e Romani secondo il progetto di Jehona Vatovci (2009) e disegno dei ragazzi della scuola media di Albinea. È composto da una parte centrale in corten, due parti di marmo conficcate nel terreno e un leggio con la parte superiore in marco in cui sono scolpite le parole “fondata sul lavoro…” dell’articolo 1 e “…ripudia la guerra” dell’articolo 11 della nostra Carta. Le due lamine in metallo lasciano uno spazio centrale in cui è raffigurata la ruota dentata, presente anche nell’emblema della Repubblica italiana. Questa figura simboleggia il lavoro, fondamento della nostra Repubblica, come indicato nel primo articolo della Costituzione. Rappresenta quindi l’attività lavorativa e il progresso.

12) Lapide dei caduti albinetani della Prima Guerra Mondiale

Sede Municipale, Piazza Cavicchioni https://maps.app.goo.gl/hAr6f1WVgUtM6pXL8 (Municipio)

Si tratta di una serie di 3 lapidi in marmo bianco su cui sono incisi i nomi degli albinetani caduti durante la Grande Guerra morti in seguito a ferite in servizio e a malattie. Vi è anche una quarta lapide in memoria dei partigiani albinetani caduti nella lotta contro il nazifascismo. Sono posizionate nell’atrio del Municipio di Albinea.

13) Lapide dei caduti borzanesi della Prima Guerra Mondiale

Chiesa di S. Maria della Lodola, Borzano https://maps.app.goo.gl/wc8XzNVfMnLsBxt37

Si tratta di una grande lapide in marmo su cui sono incisi i nomi dei borzanesi caduti durante la Grande Guerra. La lapide è completa anche delle fotografie dei caduti ed è murata sulla parete sud della Chiesa di S. Maria della Lodola in Borzano.

14) La lapide nel cimitero di Borzano

Via L. Orsi, Borzano https://maps.app.goo.gl/aXwsV9C5Wp8jZrxcA

Una lapide in marmo grigio, voluta da ANPI Albinea, ricorda i partigiani borzanesi morti combattendo il nazifascismo.

15) Cimitero della Pieve di Albinea

Via Pareto 30

https://maps.app.goo.gl/EDdNd8sriDmyaMLw9 (cimitero)

https://maps.app.goo.gl/bJ1UiFwqkMmNr78A8 (Pieve)

Vi si trova la tomba di Isaia Cassinadri, giovane albinetano ucciso dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale. La mattina del 27 marzo del 1945, il giorno seguente all’assalto partigiano e alleato denominato Operazione Tombola, Isaia venne ucciso dal tiro della fucileria tedesca che stava rastrellando la zona della Vendina, alla ricerca degli assalitori di villa Rossi e Villa Calvi. Erano le 10 del mattino e il 26 enne, renitente alla leva, stava coltivando i campi insieme al padre. Alla vista dei militari tedeschi cercò di fuggire ma fu colpito e ucciso.

16) Parco Radici di Amicizia

Via Grandi https://maps.app.goo.gl/hZRFaB5AE6S6CUeQ8

Il Parco, inaugurato nel marzo del 2017 alla presenza di una delegazione del Distretto Berlinese di Treptow-Köpenick (gemellato con il Comune di Albinea, vuole ricordare i 110 uomini che, nella notte tra il 26 e 27 marzo del 1945, presero parte all’operazione “Tombola” e i cinque soldati tedeschi che, tra il 26 e il 27 agosto del 1944, vennero giustiziati dal loro comandante perché scoperti a passare informazioni ai partigiani.

17) Fontana di Garibaldi

Via Garibaldi, all’altezza del nr. civico 7 https://maps.app.goo.gl/SKucAnSpataJYDuCA (è in area privata)

La fontana di Garibaldi è una fontana un tempo pubblica ma situata oggi su terreno privato. Su di essa è posta una lapide che recita: “AL GENERALE DEL POPOLO GIUSEPPE GARIBALDI FONTE DI LIBERTA’ ED EMANCIPAZIONE. ALBINEA LI … MAGGIO 1862”. La mancanza della data indica che il cippo era stato preparato da un comitato di ammiratori in attesa della inaugurazione ufficiale in presenza di Garibaldi (così dice la tradizione), cosa che però non avvenne mai. Si tratta della prima epigrafe dedicata all’eroe realizzata in provincia e l’unica eseguita quando il generale era ancora in vita.