Piantiamo un albero per ogni abitante dell’ Emilia-Romagna

A partire dal 1 ottobre 2020 fino al 31 dicembre 2020, cittadini, scuole, enti pubblici, imprese e associazioni potranno rivolgersi ai vivai che avranno confermato la quota delle piante da distribuire per richiedere e ritirare gratuitamente gli alberi da mettere a dimora. Le aziende a cui è possibile rivolgersi sono le seguenti (Clicca qui).

Sarà consentita la scelta tra varietà specifiche adatte ai vari territori : piante prevalentemente autoctone coerenti con le caratteristiche ecologiche del sito di posa. Ogni esemplare presenterà caratteristiche qualitative tali da garantirne l’attecchimento come ad esempio apice e apparato radicale ben formati, oltre ad un adeguato rapporto altezza/diametro.
Per quantitativi richiesti superiori alle 100 unità saranno richiesti i dati catastali dei terreni interessati alla messa a dimora; viceversa saranno solo richiesti i dati anagrafici del beneficiario.

https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/radiciperilfuturoer
https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/radiciperilfuturoer/come-funziona/cittadini-associazioni-enti

Nella sezione Modulistica è possibile scaricare i modelli che dovranno essere compilati dal beneficiario e dall’azienda al momento della richiesta e della consegna delle piante.

Dove ritirare le piante?

La distribuzione sarà gratuita per tutti (cittadini, associazioni ed enti pubblici) e inizierà a partire dal 1° ottobre 2020.

Il ritiro può essere effettuato direttamente presso una delle aziende vivaistiche accreditate, che compileranno una ricevuta di avvenuta consegna (186.2 KB) e la rilasceranno in copia anche al beneficiario.

Le piante saranno disponibili fino a esaurimento da parte dei singoli vivai. Per contenere le emissioni di CO2 si consiglia di effettuare il ritiro presso il vivaio più vicino all’area di destinazione.

4,5 milioni di alberi in più nei prossimi cinque anni, uno per ciascuno dei suoi abitanti, per fare diventare l’Emilia-Romagna il “corridoio verde” d’Italia. A partire dalle prime 500 mila che saranno piantate già quest’anno e che cresceranno nei giardini privati e delle scuole, in aree pubbliche e private e che si vanno ad aggiungere alle 200 mila annuali che già la Regione distribuiva tramite i propri vivai. E’ in sintesi il nuovo progetto della Regione “Mettiamo radici per il futuro”.

L’obiettivo di questa importante iniziativa è estendere la superficie boschiva in Emilia-Romagna grazie alla creazione di “infrastrutture verdi” nelle città, ripristinare l’ecosistema naturale in pianura sviluppando le aree boschive e le foreste in generale, realizzare nuovi boschi e piantagioni forestali in prossimità dei corsi d’acqua, riqualificare sistemi agroforestali, siepi e filari in un contesto di valorizzazione del paesaggio e di fruizione pubblica del territorio. Questo progetto regionale avrà quindi un ruolo fondamentale anche per la lotta ai cambiamenti climatici e per il miglioramento della qualità dell’aria.

Perché aderire a questo progetto?

Piantare alberi è un’azione che possiamo fare tutti. Alberi collocati nel terreno giusto e ben curati crescono al meglio delle loro potenzialità, permettendo di immagazzinare CO2 e attenuare la crisi climatica, abbattere le polveri sottili (PM10 e PM 2,5), contenere i picchi di temperatura, attutire i rumori del traffico, produrre ossigeno e rendere più gradevole il paesaggio in cui viviamo.

Che obiettivi abbiamo?

La Regione Emilia-Romagna ha deciso di offrire gratuitamente alberi a ogni suo Comune, Scuola, centro di educazione, associazione o singolo cittadino in modo da creare le condizioni per piantare un albero per ogni abitante della regione. Lo scopo principale di questo progetto è quindi rendere migliore l’ambiente dell’Emilia-Romagna, contribuendo a contrastare la crisi climatica.

In questo quadro nei prossimi 5 anni “Mettiamo radici per il futuro” mira a far piantare 4,5 milioni di nuovi alberi in maniera efficace e duratura.

Ma perché il progetto funzioni non basta avere le piantine gratuitamente, serve la collaborazione di tutti coloro che hanno a cuore il proprio territorio. Se tutti insieme riusciremo a mettere a dimora un albero per ogni abitante e a curarne con attenzione la crescita, sarà la più grande piantagione mai realizzata in Emilia-Romagna e un vantaggio per tutti.

Dove ritirare le piante?

La distribuzione sarà gratuita per tutti (cittadini, associazioni ed enti pubblici) e inizierà a partire dal 1° ottobre 2020.

Il ritiro può essere effettuato direttamente presso una delle aziende vivaistiche accreditate, che compileranno una ricevuta di avvenuta consegna (186.2 KB) e la rilasceranno in copia anche al beneficiario.

Le piante saranno disponibili fino a esaurimento da parte dei singoli vivai. Per contenere le emissioni di CO2 si consiglia di effettuare il ritiro presso il vivaio più vicino all’area di destinazione.

Quali specie si possono mettere a dimora?

Sono disponibili online l’elenco delle specie, suddivise tra alberi e arbusti e per area geografica in cui possono essere messe a dimora (512.54 KB) e un documento composto da 51 schede, una per ogni tipologia di albero, con foto, principali caratteristiche ed esigenze ambientali (9.15 MB).

Quante piante si possono mettere a dimora?

Se le finalità dell’intervento sono in linea con gli obiettivi di questa iniziativa, non c’è un limite massimo al numero di piantine che possono essere richieste. Ci sono però 2 casi di cui tenere conto:

se il numero è inferiore a 100 il vivaista registrerà i dati del beneficiario e il luogo dove verranno messi a dimora alberi e/o arbusti;
se il numero di piante richieste è superiore a 100 il vivaista registrerà anche i dati catastali delle particelle nella quali verrà realizzata la piantagione.

Dove e a che scopo impiegare le piantine?

Le piantine devono essere messe a dimora all’interno del territorio della regione Emilia-Romagna, in aree di proprietà, di cui si ha possesso o disponibilità. Devono inoltre essere rispettate le distanze da confini e infrastrutture previste dal Codice civile, dal codice della strada, dai regolamenti comunali e dalla rimanente normativa vigente.

Le piantine dovranno essere impiegate per:

– attività di imboschimento;

– ripristino di ambienti naturali (es. per formare boschetti, macchie, siepi spontanee);

– diffusione del verde (per es. parchi e giardini, pubblici o privati, sia urbani che extraurbani);

– attività didattiche e divulgative del verde (per es. Festa degli alberi).

Come curare le piantine?

Disponibili online anche le “Linee guida per iniziare con il piede giusto” (4.25 MB), un documento divulgativo che contiene  approfondimenti su questo progetto, ma soprattutto sui benefici degli alberi, su come progettare la presenza di nuovi esemplari e sui principi generali da seguire per la piantagione e la cura delle piantine.

Per quanto tempo si devono conservare le piante?

Le piante collocate a dimora grazie a questa iniziativa dovranno essere conservate, tranne casi di forza maggiore, fino alla fine del ciclo biologico, fatto salvo quanto previsto dalla normativa vigente in materia.

Informazioni necessarie per ottenere le piantine gratuitamente

Al momento del ritiro deve essere presentata una dichiarazione d’impegno da parte di chi richiede le piante, che permetterà al vivaista di registrare i dati del beneficiario e  il luogo dove verranno messe a dimora. Questa dichiarazione confermerà che il beneficiario è consapevole che l’iniziativa è finalizzata ad aumentare il patrimonio verde e forestale in regione. Pertanto gli alberi e gli arbusti distribuiti dovranno avere questa finalità.

Vogliamo essere sicuri che crescano bene!

Il 5% delle consegne effettuate sarà sottoposto a controllo da parte della Regione per verificare la realizzazione dell’intervento, il vigore e la salute delle piante e la localizzazione dichiarata.