L’impegno della protezione civile di Albinea in aiuto delle zone alluvionate

L’ alluvione in Romagna è stata un’emergenza durata quasi due mesi, iniziata i primi giorni di maggio e terminata, se così si può dire, a fine giugno.

Un’emergenza anomala, soprattutto per le sue proporzioni, anche per i volontari di protezione civile di Albinea, che sono già intervenuti in soccorso nelle alluvioni che hanno coinvolto la regione negli ultimi anni, ma che stavolta si sono trovati davanti a uno scenario mai visto prima.

I comuni allagati sono stati innumerevoli, e il gruppo albinetano ha operato principalmente nelle zone di Faenza, Forlì e Conselice.

Le attività svolte sono state numerose e varie: nella prima fase la preoccupazione principale è stata lo svuotamento, con le idrovore, di case, scantinati e garage da cui l’acqua non era defluita. Successivamente, si è proceduto alla pulizia di case, mobili e strade dal fango. Tutte attività svolte grazie a mezzi fuoristrada, idrovore, motopompe e altre attrezzature in possesso del gruppo, e soprattutto grazie ai volontari che si sono avvicendati nelle turnazioni, la maggior parte con brevetto di abilitazione per rischio idrogeologico, che si ottiene dopo un corso di specializzazione con prova teorica e pratica. Da inizio maggio le giornate di intervento sono state numerose, per un totale di circa 550 ore complessive di volontari impiegati.