Il gruppo cinofilo della Protezione Civile? Un valore aggiunto di grande importanza

Il Gruppo Cinofilo della Protezione Civile di Albinea è composto da 18 volontari accomunati da un grande amore per i cani e dalla volontà di educare i cittadini al rispetto e alla conoscenza di questi animali. Abbiamo intervistato Roberto Giorgini, vice presidente della Protezione Civile di cui è volontario da oltre 10 anni.

Giorgini come è organizzato il vostro gruppo?
Agiamo all’interno della Protezione Civile per quanto riguarda gli interventi delle unità cinofile nella ricerca di persone. Organizziamo anche progetti in collaborazione con le scuole elementari, con le scuole medie e con il Comune. Inoltre siamo continuamente impegnati, con i nostri 18 volontari, nelle attività di educazione, formazione e addestramento dei cani.

In che modo si svolge l’addestramento di questi animali?
Innanzitutto si deve precisare che noi preferiamo avere tra le nostre fila cani agili e abituati a fare movimento. In ogni caso, qualsiasi cane, compiuti i 3 mesi, può essere portato da noi per un training che, nel caso della Protezione Civile, dura 2 anni e comprende una parte teorica per il padrone e una pratica, sia per lui che per il cane. Quest’ultima è costituita da corsi che si svolgono sul territorio regionale e che sono organizzati dal coordinamento provinciale; si tengono soprattutto in ambienti rurali, ma a volte anche in città.

Qual è lo scopo del vostro operare?
Principalmente è quello di approfondire e diffondere la cultura cinofila: infatti in pochi conoscono veramente il cane e hanno la consapevolezza che esso sia un essere vivente complesso, non un oggetto da compagnia. Siamo convinti che questo modo di considerare coloro con cui ci relazioniamo possa aiutare non solo il rapporto tra noi e i nostri amici a 4 zampe, ma anche quello tra le noi e le altre persone. Tramite il nostro aiuto, inoltre, il padrone impara a entrare in empatia con il proprio cane e a diventare quasi una cosa sola con esso, attraverso un processo che chiamiamo “allineamento”.

Siete un’associazione di volontariato: cosa occorre a una persona per poter lavorare con voi?
La maggiore età e una grande passione per i cani. Siamo ovviamente sempre alla ricerca di nuovi membri e avremmo anche il desiderio di aprirci alle altre associazioni di volontariato del territorio reggiano, con lo scopo di avere la forza per poter contrastare la piaga dei cani abbandonati che finiscono nei canili.

Che problemi hanno i cani dopo essere stati al canile?
Quei luoghi sono estremamente inadatti per questi animali: capita infatti spessissimo che i cani vengano adottati da queste strutture per poi farvi ritorno subito dopo poiché non sono pronti a trasferirsi da quella realtà a una familiare. Questo perché non avviene il necessario passaggio uomo-animale che permetterebbe al padrone di conoscere il cane e di instaurare con esso uno rapporto stabile di fiducia.

(L’intervista che trovate in questa pagina è stata realizzata da Riccardo Fontanesi)

sdr