A partire da questa sera il grande frassino che si trova tra il municipio e l’edificio che ospita la biblioteca comunale sarà illuminato con una luce verde. Lo hanno deciso Comune e Anpi Albinea come gesto di solidarietà e sensibilizzazione rispetto al dramma dei profughi bloccati nelle gelide foreste al confine tra Bielorussia e Polonia.
L’iniziativa arriva direttamente dal confine tra i due paesi. Alcuni cittadini polacchi hanno deciso di accendere una lanterna di colore verde e lasciarla, chi davanti alla propria porta, chi sulla finestra, per segnalare a coloro che riescono ad attraversare il confine, che nella loro casa potranno trovare cibo e ristoro, nonostante si rischino multe o denunce per favoreggiamento dell’immigrazione illegale. Il “semaforo verde” significa anche una promessa: chi apre la porta non chiamerà la polizia che, come precisa la legge sullo stato d’emergenza, consente ai militari polacchi di respingere i profughi nei boschi, anche di notte, verso il confine bielorusso. A lanciare l’idea delle ‘Green light’ è stato Kamyl Syller, un avvocato specializzato in questioni migratorie che vive nella zona.
“Quello che stanno facendo questi cittadini è un gesto di civile resistenza, oltre che di umanità – ha detto il sindaco Nico Giberti – Per questo lo condividiamo come segno di solidarietà”