Nel giorno del primo anniversario dell’invasione russa in Ucraina decine di piazze in Italia saranno teatro di manifestazioni per chiedere che si aprano negoziati di pace e cessino i combattimenti.
Albinea sarà presente oggi con il Comitato Gemellaggi, pace e cooperazione internazionale, raccogliendo l’appello nazionale di Europe for Peace, alle due iniziative per riflettere su quanto sta accadendo e chiedere immediatamente il cessate il fuoco.
Alle 15:30 in Camera del Lavoro si terrà un seminario di approfondimento dal titolo “Un anno di guerra è troppo. Impatti del ritorno della guerra in Europa” . A un anno dal ritorno della guerra in Europa il suo impatto ha investito non solo il popolo ucraino – che ne è tragicamente la prima vittima – ma tutta l’Europa, accelerando la crisi sistemica globale che ha effetti multipli e complessi sulla vita di tutti. Dall’escalation militare, e perfino nucleare, alle fonti energetiche, alla crisi climatica; dalla militarizzazione della cultura, dell’informazione e del linguaggio all’immaginario bellico nella formazione delle giovani generazioni: la guerra ha sostituito l’orizzonte della pace da costruire con mezzi civili con quello della vittoria da conseguire con strumenti militari. Un salto di civiltà all’indietro. Se ne parlerà con Sergio Bassoli, Cgil nazionale; Marco Cervino, ricercatore pubblico CNR; Luca Cilloni, Operazione Colomba; Lisa Clark, coordinatrice campagna Italia ripensaci; Marco Cosentina, insegnante e Pasquale Pugliese, Movimento Nonviolento. Modera Rina Zardetto, Associazione reggiana per la Costituzione.
A seguire, a partire dalle 18, dalla Gabella di via Roma prenderà il via una fiaccolata per la pace che si concluderà davanti al Teatro Ariosto dove porterà un saluto il segretario della Camera del Lavoro, Cristian Sesena. Il corteo si fermerà presso la targa in memoria di Mario Baricchi e Fermo Angioletti uccisi dall’esercito regio il 25 febbraio del 1915 proprio di fronte al Teatro Ariosto mentre manifestavano per contrastare l’intervento italiano nella prima guerra mondiale. Le parole dei due giovani reggiani “la pace è la vittoria di cui abbiamo bisogno” sono di nuovo oggi il messaggio che Reggio Emilia e Albinea vogliono lanciare a gran voce.