Processionaria: cos’è e come combatterla

In questi giorni sono visibili frequentemente sui rami di piante del genere Pinus nidi di Traumatocampa pytiocampa (Processionaria del pino), ovvero ammassi biancastri simili a grossi “fiocchi di cotone” che contengono una miriade di giovani larve dell’insetto.

Queste giovani larve sono tipicamente ricoperte di una fitta peluria che risulta urticante per l’uomo e gli animali e può provocare, qualora si venga a contatto con loro, irritazioni cutanee o infiammazioni delle mucose (vie respiratorie, occhi o gola) che possono risultare molto pericolose, oltre che fastidiose.

I soggetti maggiormente a rischio sono naturalmente i bambini che vengono attirati dall’aspetto e della  colorazione degli insetti e gli animali che, non potendo comunicare direttamente con noi, non possono avvertirci di un loro eventuale contatto con l’insetto e possono andare incontro a problemi anche molti seri.

Attualmente le larve si trovano ancora all’interno del nido per gran parte della giornata, prevalentemente nelle ore più fredde. Quando le temperature si innalzeranno cominceranno una fase di migrazione che le vedrà muoversi nell’intorno degli alberi attraverso la formazione di file ordinata di larve (le caratteristiche processioni dalle quali deriva il nome dell’insetto).

Avendo notato una forte diffusione della presenza dell’insetto e avendo ricevuto numerose segnalazioni in merito da parte dei cittadini, vi invitiamo a fare massima attenzione particolarmente  all’interno dei siti pubblici dove si trovino esemplari arborei potenzialmente sensibili (pini o cedri) e quindi all’interno di parchi, giardini scolastici ecc…

Ricordiamo che nei confronti dell’insetto è in vigore il D.M. 30 ottobre 2007  che norma circa la lotta obbligatoria all’insetto; attualmente è ancora possibile procedere alla eliminazione meccanica dei nidi, mentre, in corrispondenza dell’innalzamento delle temperature, tale operazione non sarà più risolutiva e si renderà necessario o procedere all’eliminazione delle singole colonie facendo attenzione a non venire a diretto contatto con le piante o semplicemente ad evitare il contatto con le larve.

Come intervenire

In inverno

Vanno tagliati e distrutti i nidi, adottando tutte le protezioni individuali indispensabili per evitare il contatto con i peli urticanti delle larve.

Nella prima metà di giugno

Possono essere installate le trappole a feromoni per la cattura massale dei maschi adulti. Le trappole vanno fissate su un ramo in posizione medio – alta e sul lato sud ovest delle piante. In parchi e giardini si consigliano 6 – 8 trappole/ha, distanti tra loro 40 – 50 metri.
Nei rimboschimenti e nelle pinete esse vanno collocate ogni 100 metri, lungo il perimetro e le strade di accesso. E’ opportuno posizionare le trappole nei punti più soleggiati e dove l’infestazione è di solito maggiore.

All’inizio dell’autunno (dalla seconda metà di settembre alla prima settimana di
ottobre)

Sulle piante infestate nell’inverno precedente è possibile effettuare 1-2 trattamenti a base di Bacillus thuringiensis. Si tratta di un formulato microbiologico innocuo per l’uomo, gli insetti utili e gli animali domestici.

Pubblicato in Ambiente