Grande successo per il 1° concorso di poesia al Circolo Albinetano (fotogallery)

Grande successo di pubblico sabato pomeriggio per il 1° concorso di poesia organizzato dal Circolo Albinetano. Cento persone hanno affollato la sala dell’associazione di via Caduti per la Libertà per assistere alla lettura dei componimenti e alla successiva premiazione degli autori.

Le poesie in concorso sono state 90, divise in due categorie: 68 per la sezione “lingua italiana” e 22 nella sezione “dialetto”. Il tema era libero, ma gli organizzatori del concorso avevano richiesto particolare attenzione alla memoria e alle problematiche delle persone anziane.

L’incontro è iniziato con il saluto del presidente del circolo Giuliano Barozzi e con le note della fisarmonica del maestro Paolo Gandolfi. Poi la parola è passata al coordinatore e deus ex machina dell’iniziativa Amos Bonacini, che ha presentato i componenti della giuria: la giornalista Liviana Iotti (presidente), il presidente dell’Associazione Stampa Reggiana Giuseppe Adriano Rossi, la direttrice della biblioteca di Albinea Maria Cristina Bulgarelli, la preside dell’istituto comprensivo Antonella Cattani e il lettore dialettale Franco Alfredo Ferrari.

Le poesie sono state lette dallo stesso Ferrari e da Stefania Manenti con la musica di sottofondo  dell’armonica di Ezio Benassi.

Nella categoria in lingua italiana si è imposta Anna Canella, da Campagnola, con “Per nonna Elsa”. Nella stessa categoria si è piazzata al terzo posto la direttrice di Casa Cervi Tiziana Tondelli con “Vita”. Nella sezione “dialetto” ha trionfato la reggiana Annalisa Bertolotti con la sua “Vécc”.

Le premiazioni sono state effettuate sia dai membri della giuria che dalle autorità presenti: il sindaco di Albinea Nico Giberti, l’assessore alle Politiche alla Persona Roberta Ibattici e l’assessore alla Scuola Mirella Rossi.

Al termine dell’iniziativa è stato offerto un rinfresco a tutti i presenti.

La poesia vincitrice della sezione “italiano”

Per nonna Elsa (Anna Canella)

Ce ne sono ancora
dei giorni
dopo la morte,
da accendere uno alla volta,
per contarli
e farli respirare piano.
Com’é difficile
in queste ore tiepide
del meriggio,
che mi guardano inerti,
e sono quelle che fanno più male.
Le ore delle caramelle
e dei sogni di cioccolata
che ti portavo
per nascondere la noia
e le sofferenze.
le ore trascorse
ad ascoltare la tua voce
e gli antichi lamenti,
oltre le sbarre dei letti,
ove tu
e i tuoi compagni
cercavate un po’ di quiete.

MOTIVAZIONI DEL PREMIO: Delicato ricordo della nonna e soprattutto dei momenti trascorsi accanto a lei, accompagnati da gesti affettuosi per rendere meno triste la vecchiaia e sorattutto la malattia. L’autrice si sofferma anche sulle sofferenze e i lamenti che contraddistinguono le giornate della nonna e degli altri ospiti della struttura.